Racconti sul tema Roma-Lido

Il potere delle Parole - Prendete appunti e pensateci ogni volta che ci salite sopra: La Roma-Lido è un ripetitivo ed incostante viaggiatore d’acciaio che trasporta tutti i giorni vite - E’ una carcassa vecchia. Rumorosa. Arranca sui binari metro dopo metro, trasportando volti contriti e smarriti. - Ogni vagone è gonfio di Tag, dei tatuaggi per giganti di ferro - Dentro al vagone… sembra di stare in film splatter. Tipo Trainspotting... - Se tocchi qualcosa lì dentro, vieni contagiato da una sensazione di sudiciume. La stessa aria che respiri sembra essere più sporca, più umida...



Dal Blog Il Protagonista

“Ore 11.34 del 10/04/2013.
Stazione Lido Centro

Sulla banchina ventosa arriva il sibilare metallico d’un vecchio treno. Ripetitivo ed incostante viaggiatore d’acciaio che trasporta tutti i giorni vite. Migliaia di vite.

Il vecchio treno per me è come un Matusalemme dei treni. Brutto quanto saggio. Oggi mi tocca quello brutto ed usurato. Quanti culi si sono seduti sul quelle sedie. Quante facce hanno visto questi vagoni. Secondo me se togli la patina di plastica messa come pavimento … Sotto trovi una struttura di legno. Si, proprio come i primi treni del Far West.

E’ una carcassa vecchia. Rumorosa. Arranca sui binari metro dopo metro, trasportando volti contriti e smarriti. Sagome che fanno oscillare lo sguardo tra il vuoto, opachi desideri, e lo schermo luminoso dei cellulari in cui immergono il loro presente in attesa di momenti più rosei.

Ogni vagone è gonfio di Tag.. dei “pezzi … proprio su tutta la sua superficie esterna. Dei tatuaggi per giganti di ferro. Alcune di loro ricoprono totalmente i vetri delle porte e delle finestre, ed impediscono ai passeggeri che si trovano dentro di poter guardare fuori. Beh, poco male… lo spettacolo fuori è assai monotono: il più delle volte si tratta di una lunga scia di macchine/processionarie completamente bloccate in una corsa contro le lumache sulla Via del Mare. Ah, già le tag … le tag sul trenino… se c’è una cosa davvero certa, è che non ce n’è neppure una davvero bella. Le tag e le sverniciate che sono state fatte su quel treno sono davvero dei scarabocchi di merda. Già fa tutto schifo, non si potevano impegnare di più? A me piace l’idea di vedere la street art emergere. Si, mi piace. Non c’è niente di male nel desiderare comunicare con il mondo lasciando un segno su pareti grigie, fredde, che ci alienano più del dovuto… gentilmente offerto dalla civiltà. Ma c’è la street art, e poi c’è la merda. Per interderci… penso a questo:

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