Viaggio sulla Roma-Lido

Una gitarella all'Inferno! Reportage on board su Il Tempo, ieri pomeriggio Silvia si è fatta un giretto per le tredici stazioni della Roma-Lido - Questo il risultato - Ci sono cose positive (poche) e negative - La peggiore: Addetti che rompevano se la vedevano fare foto (ancora co sta storia?!?!), mentre si distraevano per il 'Saltodeltornello'... - La nostra cara Roma-Lido comunque non ne esce bene per niente: vi aspettavate altro?




Silvia Mancinelli per Il Tempo

Sulla Roma-Lido sottopassaggi sbarrati, ascensori rotti e infiltrazioni dalle tettoie

Tredici stazioni da Colombo a Porta San Paolo. Oltre ventotto chilometri di binari che collegano Ostia a Roma, ogni giorno da novantamila pendolari. È la Roma -Lido, la ferrovia inaugurata nel 1924 da Benito Mussolini in persona. Oggi, proprietà della Regione Lazio e gestita dall’Atac, è al centro di polemiche continue da parte dei passeggeri e protagonista su Twitter e Facebook.

Per capire il malessere di quanti si trovano a vivere quella che gli internauti hanno definito «odissea quotidiana», che non a caso è il nome del blog dedicato alla Roma-Lido, bisogna provare il trenino in un giorno in cui proprio non si ha fretta.

L’intervallo tra una corsa e l’altra varia dai dieci ai quindici minuti: guasti tecnici, rallentamenti, furti di rame e maltempo permettendo. Se piove è consigliabile munirsi di ombrello, considerato che praticamente in tutte le stazioni, eccetto Tor di Valle che non ha neanche una tettoia, hanno infiltrazioni d’acqua tanto importanti da dare l’impressione di trovarsi a cielo aperto. Perfino nella più nuova Lido Nord, ieri pomeriggio, la tettoia perdeva da ogni parte rendendo difficile ai tanti in attesa del treno chiudere gli ombrelli.

I varchi, dopo diversi guasti documentati sul web dagli stessi pendolari nei giorni scorsi, sono stati riparati nel giro di una settimana, ma il «salto del tornello», come è stato definito sarcasticamente dagli iscritti al blog, è uno sport decisamente in voga . I pendolari che scavalcano, si attaccano agli amici con il biglietto per passare con loro o utilizzano i sensori del passaggio per gli invalidi per arrivare ai binari senza ticket, ne sanno una più del diavolo. «Ogni mattina vado a scuola con il trenino - racconta Giulia -Quando c’è ressa è impossibile fermare chi passava il tornello senza obliterare.

Di noi non paga nessuno, oltretutto il trenino è in condizioni pietose quindi non ci sentiamo neanche in colpa». Giulia ha 15 anni, ma ieri pomeriggio una signora decisamente più avanti con l’età, si è infilata con una naturalezza senza pari nello spazio tra il tornello e il muretto passando senza timbrare. «L’altra mattina - scrive Gandalf sul blog Odissea quotidiana - a Casalbernocchi tre vigilantes parlavano tra loro e la gente entrava gratis». «Spesso i tornelli vanno in tilt - aggiunge Antonietta - l'altra mattina sono dovuta passare insieme ad un'altra persona perchè il mio abbonamento segnava continuamente rosso, mancava poco e perdevo il treno». «Il fatto è che i controllori non si vedono proprio - spiega una pendolare - Se assumessero i tanti disoccupati per un necessario servizio d’ordine, si risolverebbero due piaghe, quella dell’assenza di lavoro e della mancanza di soldi per risanare con le multe il bilancio dell’azienda dei trasporti».

C’è poi la difficoltà per i disabili di spostarsi con il trenino. Non tanto per gli ascensori, che almeno ieri erano tutti in funzione eccetto a Magliana, quanto invece per il dislivello enorme tra la banchina e i convogli.

Tanto evidente da risultare ostacolo anche per chi cammina. Altro punto dolente delle stazioni è l’attesa. Visti i quindici minuti che passano tra una corsa e l’altra ci si potrebbe pure aspettare una panchina: inesistente nel binario a Magliana, e solo in quello dove passa la Roma-Lido

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1 Commenti

Dolphin ha detto…
Grazie della continua testimonianza. Quindi sulla nostra Viterbo le stazioni sono OK ma gli ascensori disattivati e da voi il contrario?

Le foto comunque sono utilissime a testimoniare il "disastro".

Per i varchi, poi, nessun commento: sembra che sia colpa nostra che non blocchiamo chi si accoda. Non viene fatto niente. Ma facciamo benissimo a mostrare lo scempio continuamente.