L’esempio di come un’azione dal basso ha migliorato la
città.
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È passata quasi sottotraccia, ma dal 16 aprile scorso la
ciclabile del Tevere è tornata fruibile all’altezza del Ponte di Ferro. Da
diversi mesi, infatti, la pista era interrotta e interdetta a causa dei lavori
in corso sull’impalcato: dopo la riapertura del ponte, avvenuta lo scorso 20 marzo, la pista era rimasta chiusa a causa dell’ingombro delle storiche arcate,
ancora ferme in attesa del restauro e del succesivo riposizionamento.
Ne era conseguita una manifestazione di Salvaiciclisti, con
un disappunto ulteriormente rimarcato nel corso del panel dedicato alla ciclabilità durante la Fiera della Mobilità, al quale aveva preso parte anche il
presidente della commissione Giovanni Zannola.
Preso atto della problematica, la segnalazione è servita per
accelerare i lavori fino alla riapertura della pista appena un mese dopo.
Un esempio di democrazia dal basso e dell’importanza delle
attività delle associazioni impegnate sulla mobilità della Capitale.
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