Il gestore deve ancora pagare l’ultima busta paga agli autisti
passati con le nuove aziende di trasporto.
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Se qualcuno si era illuso che i problemi con i privati fossero finiti, purtroppo si sbagliava.
Dopo alcuni giorni di ritardo nell’emissione
della mensilità di ottobre da parte dei nuovi gestori, fortunatamente riassorbiti abbastanza celermente, dall’altra parte Roma TPL sembrerebbe tornata a colpire le tasche dei lavoratori.
Dopo il passaggio di tutte le linee e degli autisti a Troiani/SAP
e BIS/Tuscia, avvenuto lo scorso 26 ottobre, l’azienda non avrebbe ancora
versato la busta paga di ottobre. Un fatto piuttosto grave, se si considera che
la prima mensilità con i nuovi gestori copre un arco di massimo 10 giorni
lavorativi e, soprattutto, perché l’ultima busta paga deve contenere le quote
di 13esima e 14esima maturate, nonché il riconoscimento monetario delle (tante)
ferie non godute dal personale e il Trattamento di Fine Rapporto (TFR).
Il personale già passato ai nuovi gestori negli scorsi mesi ha
riferito di aver ricevuto il cedolino da parte della Roma TPL, senza che i soldi
siano mai stati effettivamente versati.
L’ennesima umiliazione per gli operatori del trasporto pubblico periferico, che già si trovano a dover pagare la tessera Metrebus per viaggiare sui bus che loro stessi guidano.
Tagliare il nastro ai nuovi autobus certamente fa piacere ai
pendolari e ai nostri amministratori, ma serve anche un uguale impegno per
tutelare il personale che rende effettivamente possibile l’erogazione del
pubblico servizio.
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