L'inondazione di Valencia ha danneggiato gli stabilimenti che servono CAF, l'azienda che sta costruendo i nuovi convogli.

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Prima il covid, poi la guerra in Ucraina, adesso il cambiamento climatico rallenta per l'ennesima volta la catena logistica europea.

A seguito dell'inondazione di Valencia e Alicante dello scorso 29 ottobre la nazione ha avviato la conta dei danni, con implicazioni anche sulle tramvie di Roma. A finire danneggiati sono stati, infatti, anche gli stabilimenti delle aziende che forniscono i semilavorati alla CAF, l'azienda incaricata della costruzione dei nuovi tram Urbos di Roma: attualmente su 121 vetture previste dall'accordo quadro, Atac ha stipulato i contratti per 60 tram, di cui i primi 10 da consegnare sulla tramvia Togliatti entro il 30 giugno 2026.

I problemi non riguardano solo la CAF, spiega Cityrailways portale specializzato del settore, ma anche altre aziende come la Stadler e altre commesse, quali i tram di Bologna o i treni della metropolitana di Berlino.

Per questa ragione, conclude Cityrailways, la fornitura di nuovi tram romani potrebbe dunque slittare di alcuni mesi. Dal canto proprio le aziende coinvolte stanno lavorando ad un piano emergenziale per cercare di riattivare, nel limite del possibile, le linee produttive attualmente ferme.

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