Tram Tangenziale Sud: ecco perché non si può fare. Le alternative

Parte del tram Marconi-Subaugusta è stato boccato dall’ente Parco Archeologico dell’Appia Antica. Abbiamo analizzato quali sono le motivazioni e le altre opzioni possibili.

Tram Tangenziale Sud: ecco perché non si può fare. Le alternative

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Come noto, durante la commissione mobilità dello scorso 1° febbraio l’assessore alla mobilità Eugenio Patané ha annunciato che 6 delle 7 tramvie previste nel completamento del PUMS sono state approvate in Conferenza dei Servizi preliminare.

L’unico progetto a non aver avuto l’ok è stata, in particolare, la tramvia Tangenziale Sud, ovvero il prolungamento della futura tramvia Togliatti da Subaugusta a viale Marconi (stazione Trastevere). In particolare sarebbe stato contestato, ha riferito Patané, il tracciato da piazzale del Caravaggio a Subaugusta che interesserà i parchi dell’Appia Antica e degli Acquedotti facenti parte del più ampio Parco Regionale.

Analizzando gli elaborati contenuti nello drive di pubblica consultazione, emerge che in sede di definizione delle alternative progettuali sono stati analizzati sei possibili tracciati:

  • 1A - Tracciato “ex PUMS”, transitante in via Shaw lambendo i complessi residenziali Rinnovamento e Sogno, quindi si innesta in sotterranea tra via Mosca e via Berlino tangente alla tenuta di Tor Marancia. È prevista una fermata presso l’ex cava di Vicolo di Tor Carbone; quindi, il tram proseguirà in sotterranea esternamente al quartiere IV Miglio nell’area a verde a nord di via Grassano fino alla seconda fermata “Statuario” di corrispondenza con la futura stazione FS ben esterna all’omonimo quartiere. La galleria terminerà o in via Labieno o presso la circonvallazione Tuscolana in base ai vincoli archeologici;
  • 1B - Tracciato variante “ex PUMS”, che ripercorre quasi per intero l’ipotesi 1A ma in superficie anziché in sotterranea tra via Mosca e il Tuscolano;
  • 2 - Tracciato “semi PRG 1962”, che riprende un tracciato più lungo rispetto alle versioni 1A/B. In particolare da via di Grotta Perfetta il tram prosegue su via Ballarin, quindi via Tazio Nuvolari (centro commerciale I Granai), via dell’Automobilismo e via Erminio Spalla dove inizia il tracciato sotterraneo che interessa la rotatoria dell’ex Dazio dell’Ardeatina, quindi via di Tor Carbone, viale Appio Claudio (corrispondenza con la fermata Statuario FS) e termina in via Tito Labieno/circ.ne Tuscolana;
  • 2A – Tracciato variante “semi PRG 1962”, identico all’ipotesi 2 con la sua differenza di rettificare il tracciato sotterraneo senza interessare l’ex Dazio dell’Ardeatina. Tale opzione consente di risparmiare 500 metri di gallerie e sopprime una fermata.
  • 3A - Tracciato “ex PRG 1962”, che recupera quasi completamente l’itinerario previsto negli anni ’60. Rispetto al percorso 2 prevede un diverso attraversamento da via di Grotta Perfetta, via Ballarin, quindi si innesta in via del Tintoretto e sulla nuova viabilità in costruzione parallela a via Grotte D’Arcaccio fino a via di Vigna Murata. Da lì una diramazione prosegue verso Laurentina in superficie, dall’altra procede fino al Dazio dell’Ardeatina; quindi, si innesta in sotterranea sul medesimo percorso del tracciato 2.
  • 3B - Tracciato variante “ex PRG 1962”, identico al percorso 3A ma in superficie.


Tra le sei possibilità il Comune di Roma ha scelto di approfondire proprio quest’ultima opzione (3B), ricevendo un parere negativo dall’ente del Parco Archeologico dell’Appia Antica. Tale progetto, secondo l’ente, avrebbe un impatto “non soltanto sulle preesistenze archeologiche, ma anche sui valori paesaggistici che contraddistinguono questo ambito di particolare pregio della Campagna Romana”.

Gli elementi maggiormente contestati, a proposito, sono il viadotto di 332 metri che si innesterebbe dalla via Ardeatina verso via di Tor Carbone e il terrapieno di 200 metri che sarebbe necessario per colmare il dislivello nell’area compresa tra via Appia Pignatelli e via Appia Nuova. Il parere si conclude perciò auspicando di recuperare il tracciato 1A. Qui è stata pubblicata la determina di fine della conferenza dei servizi preliminare.

La richiesta dell’ente parco appare ragionevole, visto che inoltre un’opzione in superficie pur aumentando il numero di fermate rischierebbe di non centrare appieno gli scopi trasportistici del tram (che dovrebbe avere anche lunghi tratti a batteria). Dall’altra parte l’opzione 1A ci sembra troppo riduttiva in quanto si vanificherebbe la penetrazione del servizio tramviario presso i quartieri del IV Miglio e dello Statuario, oltre che a eliminare la diramazione per Laurentina.

Per questa ragione riteniamo che il Comune dovrebbe scegliere l’ipotesi 3A, ovvero mantenendo il medesimo percorso scelto ma percorrendo in sotterranea la sezione compresa tra il Dazio dell’Ardeatina e il Tuscolano.

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