Funivia Casalotti: scontro tra l'ex sindaca Raggi e l'assessore Patané

L’ex sindaca ha accusato Gualtieri di aver cancellato la funivia “per dispetto”. Risponde Patané: “Non la faremo perché non ci ha convinto”.

Funivia Casalotti: scontro tra l'ex sindaca Raggi e l'assessore Patané

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È bagarre politica a Roma. In un lungo post di sfogo l’ex sindaca Virginia Raggi ha accusato l’attuale giunta Gualtieri di aver abbandonato le periferie.

Negli scorsi anni ero riuscita ad ottenere dal Governo (ne ho parlato con tutti gli esecutivi dal 2016 al 2021) i fondi per finanziare i trasporti pubblici della città.

Tra questi c'erano anche 110 milioni assegnati per realizzare una funivia urbana tra l'area periferica di Casalotti ed il capolinea della metropolitana A, Battistini. Pochi mesi di lavori (sono più rapidi di una metropolitana) e i cittadini di quella zona finalmente sarebbero stati liberati dal traffico.

Ebbene l'amministrazione del Pd con Gualtieri come uno dei primi atti realizzati appena si è insediata ha bloccato l'opera, quasi per dispetto. 

Dissero che avrebbero usato quei fondi per fare altro. Tuttavia proprio in questi giorni apprendiamo che Gualtieri è riuscito a perdere quei fondi perché dopo averli bloccati non li ha impiegati.

A rispondere alle pesanti accuse di immobilismo e di aver perso il finanziamento è stato l’assessore ai trasporti Eugenio Patané, in una ancor più lunga nota diffusa sui social.

In questi giorni leggo parecchi commenti - perlopiù a sproposito - sul tema della ex funivia Casalotti-Battistini e della funivia di Magliana. Credo sia utile ristabilire la verità dei fatti sperando di chiarire definitivamente come stanno le cose.

Ho letto che Roma avrebbe perso i fondi sia per la “ex funivia” Casalotti-Battistini sia per la funivia di Magliana per un totale di 140 milioni di euro circa. Ebbene, Roma non ha perso un solo centesimo di questi 140 milioni, che il Ministero lascerà nella disponibilità della Capitale. Con questi realizzeremo come abbiamo sempre detto la funivia di Magliana (per la quale abbiamo lanciato una manifestazione di interesse allo strumento del project financing) e una infrastruttura rapida di massa che colleghi Casalotti a Battistini.

[…]

Per la Casalotti-Battistini parlo di “ex funivia” perché sia la Giunta che l’Assemblea Capitolina, con la votazione di un documento collegato al Pums di Roma assai significativo, sia l’adottato Pums di Area metropolitana l’hanno cancellata dal piano per sostituirla con un sistema di infrastrutture che serva il quadrante (sistema di bus di superficie, un sistema ettometrico e la diramazione della metropolitana A). Nel Pums di Roma, invece, rimane ben presente la funivia di Magliana che realizzeremo proprio con i fondi ad essa destinati. Quindi la ex-funivia Casalotti-Battistini non rientra più nelle opere di piano e dire che è stata definanziata è un ossimoro. Si definanzia un’opera che si ha intenzione di realizzare, se un’opera non la si vuole realizzare, il finanziamento, non lo si chiede proprio. Banalmente quell’opera non è più prevista nelle nostre pianificazioni né da noi né di conseguenza dal Ministero che di conseguenza ha lasciato i 110 milioni a Roma ma ha tolto la finalizzazione degli stessi sulla ex-funivia. Con questi soldi realizzeremo un’altra infrastruttura con la stessa origine e stessa destinazione che però riduca sensibilmente i tempi di percorrenza.

E qui voglio venire al perché non faremo più quell’opera. Semplicemente perché quell’opera non ci ha mai convinto. Badate bene, non parlo delle funivie urbane in generale, parlo specificamente di quella funivia.

Nel lungo sfogo l’assessore ha illustrato perché, secondo il suo punto di vista, la funivia Casalotti non avrebbe determinato un congruo risparmio in termini di tempo per gli abitati del quadrante ovest della città.

Sin da quando è stata istituita - ha spiegato Patané - la nuova linea 91 express non avrebbe registrato tempi di percorrenza della tratta Casalotti-Battistini superiori a 23 minuti, ovvero non più di 5 minuti di scarto rispetto al progetto della funivia che prevedeva un tempo di percorrenza di 18 minuti.

Al di là della polemica, ulteriormente rincarata dall’Assessore con delle accuse sulla mancata prosecuzione della metro C e sulla messa a gara delle tramvie, appare comunque chiaro che l’attuale Giunta non ha ancora individuato come sostituire la defunta funivia Casalotti-Battistini, per la quale sarebbero ancora disponibili 110 €mln di finanziamento ai sensi del DM 607/2019.

A tal proposito sentiamo di suggerire caldamente la proposta che avevamo già avanzato nel 2017: la realizzazione del "premetro" Casal Selce-Casalotti-metro A, vale a dire una linea tramviaria in sede segretata (ovvero separata fisicamente dalla circolazione stradale) con le caratteristiche di una metropolitana che unisce la flessibilità del tram con la velocità della metropolitana.

La nostra proposta di premetro a Casalotti e Casal Selce (2017)

Un esempio di un’infrastruttura del genere è stato già costruito nel passato a Roma, quando la ferrovia Roma-Pantano correva - tra il 2006 e il 2008 - sul tracciato della futura linea C.

La Roma-Pantano in versione "premetro" nel 2006

Una proposta del genere, opportunamente inserita e aggiornata nelle previsioni del PUMS di Città Metropolitana (ancora non approvato e, dunque, suscettibile di aggiornamenti) potrebbe risultare la soluzione più valida per la quale investire i 110 €mln attualmente messi sul piatto dal Ministero dei Trasporti.

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