La metro A potrebbe chiudere ad agosto?

L’ipotesi, trapelata sulle pagine de Il Messaggero di oggi, sarebbe stata comunicata ai sindacati in maniera informale. Ci si chiede se l’azienda, alle prese con l’incessante carenza di organico, riuscirà a garantire le ferie a tutto il personale.

La metro A potrebbe chiudere ad agosto?

Mentre procedono i cantieri notturni per il rinnovo dei binari lungo le gallerie della tratta Anagnina-Ottaviano, la tentazione di chiudere la metro A ad agosto sta prendendo sempre più piede tra i corridoi di via Prenestina 45. Sebbene l’ATAC, il sindaco e l’assessore Patanè abbiano ribadito in più occasioni che i lavori stanno “procedendo come da programma”, a 7 mesi e mezzo dall’avvio delle sostituzioni sono stati sostituiti poco più di 8,5 km sui 25 da rinnovare.

A chiedere lo stop dell’intera linea sarebbe stata la stessa Salcef, vincitrice della gara di appalto, dopo le difficoltà riscontrate nello smontare e posare i nuovi binari nelle anguste gallerie della metropolitana. Un problema che rischia di peggiorare, visto che le lavorazioni sono state condotte finora sulla tratta Colli Albani-Anagnina, più vicina al deposito e dove la galleria unica consente un’organizzazione più agevole dei movimenti di cantiere.

Stando alle indiscrezioni, l’ipotesi di una chiusura nel mese di agosto sarebbe stata presentata anche al Comune, che tuttavia resta orientato verso la chiusura alle 21:00, per accelerare le sostituzioni lavorando 24 ore su 24 e chiudendo le attività in anticipo ed entro l’autunno di quest’anno.

Rammentiamo che, dal 4 luglio, la linea A chiude alle 21:00 dalla domenica al giovedì per la sostituzione di 25 km della linea “storica” Ottaviano-Anagnina, aperta nel 1980. Tra le 21:00 e le 23:30 il servizio è espletato mediante 70 navette sostitutive, mentre il venerdì e il sabato resta in vigore l’orario prolungato fino all’1:30 di notte.

La sostituzione della via di corsa (ballast, traverse e rotaie) rientra tra i cosiddetti interventi urgenti di stabilità meccanica finanziati ai sensi del DM 360/2018 (i cosiddetti 425,52 milioni di euro), che prevede ulteriori lavorazioni di sostituzione della rete di alimentazione (anche canaline portacavi), l’adeguamento delle linee A e B all’attuale normativa antincendio, di mitigazione delle infiltrazioni nelle gallerie di linea. A questi si aggiungono 31,7 milioni provenienti dal DPCM 15/12/2022, destinati alla sostituzione dell’armamento della tratta finale Ottaviano-Battistini.

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