La politica ed il trasporto pubblico a Roma

La politica ed il trasporto pubblico a Roma


La sindrome di accerchiamento della politica è il male del trasporto pubblico? Purtroppo pare di si, l'elevatissima conflittualità tra schieramenti politici di questi ultimi anni, fa si che lo scontro abbia la meglio sul dialogo. Questa volta la vittima è l'Assessore alla Mobilità.


La politica non è affar nostro, a noi piace parlare di trasporto pubblico, raccontare storie, segnalare malfunzionamenti, a prescindere dalla Giunta che al momento è in Campidoglio.

Fatto questo doveroso preambolo, raccontiamo quanto è successo giovedì scorso: Tutto parte da un post molto interessante di CityRailways, sulla Roma-Giardinetti dal titolo "L'iter della Metrotramvia G sarà fermato?".

Come Odissea Quotidiana abbiamo commentato la confusione della situazione, come la confusione dell'Assessore e lui non l'ha affatto presa bene e, nonostante le ripetute richieste, ha preferito non commentare.




Naturalmente se con il nostro modo di fare, che va avanti da una decina di anni (giova ricordarlo), lo abbiamo offeso, ce ne scusiamo, ma riteniamo che sia molto più importante conoscere il piano complessivo che porterà alla chiusura.

Anche perchè se dobbiamo proprio essere precisi anche io come pendolare della Roma-Lido mi sento offeso dalle dichiarazioni che l'Assessore rilasciò a dicembre in una sede "opportuna", riguardo quello che sarebbe stato da li a poco il futuro della linea.

Promesse che, inutile dire, non sono state affatto mantenute.

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