L'iter della Metrotramvia G sarà fermato? Il commento di CityRailways

L'iter della Metrotramvia G sarà fermato? Il commento di CityRailways

A Roma c'è un po' di confusione riguardo le nuove opere di mobilità, alcune tra l'altro già finanziate. Un esempio lampante è la nuova Metrotramvia G, finanziata dal 2018, che dovrebbe collegare Termini a Tor Vergata.


da CityRailways

L'Assessore alla Mobilità, dopo aver fermato la funivia per Casalotti e la tranvia dei Fori (già istruite con successo e finanziate dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili) sembra voler fare un passo indietro anche sul progetto della linea Termini-Tor Vergata (anche questo finanziato) a favore di una diramazione della linea C della metropolitana.

Apprendiamo intanto che la linea A della metro "è vetusta": cioè è tecnologicamente vecchia oppure mal tenuta? Perché si dà il caso che il sistema di controllo della linea C non sia che l'automazione completa del sistema di controllo della linea A, la stessa tecnologia di fine anni Ottanta.

Ammesso che sia possibile realizzare un salto di montone per permettere il bivio tra le fermate di Torrenova e Torre Angela si tratterebbe di realizzare un nuovo tracciato di circa 2,9 km, parte in viadotto e in parte in galleria naturale (niente gallerie superficiali, perché l'area è interessata dai locali sotterranei e gli spazi tecnici di Policlinico e dipartimenti universitari oltre a diffuse preesistenze archeologiche).

Vuoto per pieno, al prezzo medio romano (circa 150 milioni di euro/km per le tratte periferiche, ma la linea B a Casal Monastero è stata valutata 220 milioni di euro al km) la previsione di spesa sarebbe di 430-450 milioni di euro.

Ora il progetto del tram Termini-Tor Vergata è stato finanziato con 213 milioni di euro per la riqualificazione dei 9,0 km esistenti della Laziali-Giardinetti e il prolungamento di 600 metri circa, lato stazione Termini e di 2,6 km lato Tor Vergata per un totale di 12,3 km, compreso l'acquisto di 22 nuovi tram.

L'Assessore al riguardo dice che "Se Roma si aggiudicasse l’esposizione internazionale, infatti, la domanda trasportistica nell'area sarebbe di 25mila persone l’ora nei mesi dell’evento, ma per il dopo Expo, a regime ordinario, si stima un passaggio di soli 5.500 utenti l’ora".

A parte che i 5.500 passeggeri/ora le analisi consegnate al Ministero li stimano sulla tratta centrale della Termini-Tor Vergata, se non pagano la fattibilità di 213 milioni di euro, perché dovrebbero valere quella di opere per 450 milioni?

Mentre si pensa alla risposta, si rischia di perdere un'altra opera ammessa a finanziamento sull'obbligo giuridicamente vincolante di vederla in esercizio entro il 31 dicembre 2026.


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1 Commenti

Lulio ha detto…
Adesso si pone un proplema morale, poichè ogni volta che un progetto viene approvato, un altro progetto viene rinviato o scartato per mancanza di fondi.

La citta di Roma ha appena scartato due importanti progetti gia finanziati, se butta nel cestino anche l'ammodernamento del trenino giallo, sarebbe giusto che tutti i fondi venissero dati allo sviluppo della mobilità di massa di città che hanno chiare idee ed aspettano i finanziamenti tipo:

Bari, Bologna, Brescia, Cagliari, Firenze, Milano, Torino, Palermo... Tutte desiderose di ricevere extra fondi.

La priorità dovrebbe essere aprire i cantieri dei progetti già finanziati.