Nato e morto con la Raggi, la fine del tram 3

Nato e morto con la Raggi, la fine del tram 3


Non solo i rallentamenti, a funestare la scarsa rete tramviaria di Roma ci si mette anche la mancanza di vetture efficienti. Così la linea 3, riportata a Trastevere nel 2016 dalla Raggi, viene nuovamente limitata a Piramide, con buona pace della mobilità sostenibile.





Dopo il 2 a rischio anche il 3

Due delle cinque linee tramviarie superstiti di Roma potrebbero presto scomparire: su 75 vetture tipo Roma I e Roma II (quelle più moderne in circolazione) Atac non riesce a metterne in servizio più di una ventina. 

Se la disponibilità di mezzi dovesse ancora calare, l’azienda sarebbe costretta a concentrare i pochi tram residui sulla linea 8 sacrificando il 3, che potrebbe essere definitivamente sospeso e sostituito dai bus navetta come già successo per la linea 2.

L’attivazione dei sussidi

Il rientro dei pendolari di settembre ha imposto negli scorsi giorni il potenziamento dei mezzi pubblici. Per le la rete di superficie è stato possibile far conto sull’aiuto degli autobus privati, oltre che sulle linee S di Astral, mentre per il metroferro romano la situazione è di grave sofferenza. I tram e i treni, a differenza degli autobus, non sono così facili da reperire sul mercato, ed è così che alcune linee sono state tagliate.

Già da maggio, per mancanza di tram, sulla linea del 3 le corse complete sono state parzialmente rimpiazzate dalle limitate Valle Giulia-Piramide. In mancanza di tram “moderni” si è dovuto ricorrere all’aiuto delle vetture tipo Stanga e Socimi, le quali però non possono circolare su via Marmorata e viale Trastevere.

L’acuirsi della crisi, tuttavia, ha costretto alla sospensione in questi giorni della tratta Trastevere-Piramide, che è stata sostituita dai bus navetta.

Un servizio “giorno per giorno”

Raggiunta telefonicamente, Atac ha fatto sapere di essere impegnata giorno dopo giorno nel mantenimento del servizio tramviario.  “Attualmente una parte dei tram tipo Roma 1 e Roma 2 sono oggetto di manutenzione straordinaria per i noti problemi provocati dallo stato dell'infrastruttura”, ha riferito l’azienda “ma stiamo lavorando per risolverli. La disponibilità di mezzi muta quotidianamente per questa ragione”. Stando ai virgolettati il taglio del 3 sarebbe un caso intermittente, ma dopo la scomparsa improvvisa della linea 2 le preoccupazioni sono più che legittime.

Quando il 3 era vanto della Giunta appena insediata

Eppure il ripristino del tram 3 era stato salutato nel 2016 come il “primo passo verso città sostenibile" dall’assessora ai trasporti Linda Meleo. “Questa è una prima dimostrazione del lavoro che faremo nei prossimi mesi e che sicuramente porteremo avanti", vantava l’assessora grillina. Cinque anni dopo, della cura del ferro promessa non c’è più traccia e anche il tram 3 potrebbe scomparire.

di @TreninoBlu per Repubblica

Come Odissea Quotidiana abbiamo realizzato un documento con una serie di proposte a lungo termine su come dovrebbe essere il trasporto pubblico romano, volevo segnalare la sezione dedicata alla rete tramviaria di MoveteRoma




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1 Commenti

Lulio ha detto…
L'atac potrebbe chiedere i tram che Milano e Torino probabilmente metteranno da parte con l'arrivo dei loro nuovi tram.