La situazione della Roma-Viterbo sta diventando surreale, mentre riportiamo il grido di dolore sotto forma di comunicato dell'Associazione Trasportiamo, apprendiamo che in ora di punta sono stati soppressi oltre una decina di treni della linea e non è previsto servizio sostituivo
Riceviamo e pubblichiamo – Apprendiamo che è in corso in queste ore in via Prenestina, sede di Atac, l’incontro tra l’azienda capitolina ai trasporti e la regione Lazio, voluto fortemente da quest’ultima, in merito alle soppressioni che stanno decimando la ferrovia regionale ex-concessa Roma – Civita Castellana – Viterbo e creando seri problemi di carattere sanitario.
Flaminio questa mattina
Ci auguriamo che la notizia sia confermata a stretto giro di posta, e senza nuovi colpi di testa dell’azienda. Soltanto nella giornata odierna sono state soppresse all’incirca 50 corse, tra l’urbano e l’extraurbano, quasi un terzo del servizio programmato. E non è ammissibile, specie in questo momento particolare, segnato da un’emergenza sanitaria che non ha precedenti. Atac non può giocare con il personale e, implicitamente, con i pendolari, e non può permettersi di prendere decisioni in maniera unilaterale.
L’esercizio della Viterbo, come quello delle altre linee metroferroviarie capitoline, si sorregge sulle prestazioni a straordinario del personale, che, a questo punto, considerata la situazione e i rischi, dovrebbe essere elogiato anziché depauperato.
Troviamo altrettanto inconcepibile infine, che numerosi display nelle fermate/stazioni continuino a essere spenti e che l’utenza non possa conseguentemente avere in tempo reale le informazioni utili sull’andamento del servizio.
da Tuscia Web
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