Preferenziale Marconi, ossia la necessità di una riforma della giustizia amministrativa

Preferenziale Marconi, ossia la necessità di una riforma della giustizia amministrativa


Stamattina ho partecipato, con la solita pazienza e caparbietà, alla commissione mobilità di aggiornamento di un progetto estremamente interessante: la corsia preferenziale di viale Guglielmo Marconi




2,6 km di strada interamente riservata alle 10 linee autobus di zona, dalla stazione Trastevere alla metro Marconi, che secondo le stime consentirà di abbattere i tempi di percorrenza di 1/3 sul percorso totale e di dimezzarli addirittura tra piazzale della Radio e piazza Augusto Righi, ossia la tratta più congestionata.

Per capirci, in termini trasportistici questo significa potenzialmente raddoppiare il servizio degli autobus in uno dei quartieri più congestionati di Roma senza spendere un centesimo di più in vetture nuove o autisti da assumere.

Il verbale della Commissione su Direttamente Roma

Questo meraviglioso progetto non finisce qui: oltre a dare questi benefici diretti al nostro trasporto pubblico, la preferenziale si porta dietro l'eliminazione di tutti i posti auto illegali posizionati al centro della strada che oggi causano un tasso di incidentalità tale da rendere viale Marconi uno dei più pericolosi della Capitale. Le cause sono tante e spaziano dalla mancanza di visibilità, alle portellate dovute ad incauti utenti che parcheggiano abitualmente in doppia fila al centro della strada.

La sosta perduta sarà recuperata in parte legalizzandola al lato, il resto con il PUP Marconi (che avrà una commissione apposita entro fine mese) e rimettendo a norma i garage di zona (oggi si è citato quello del civico 72).

La presentazione della preferenziale resa disponibile dal Presidente Stefàno

A completare il tutto una ciclabile che collegherà i quartieri Marconi e Basilica san Paolo a Porta Portese e Montagnola/Grotta Perfetta.

Cosa è andato storto?

Nel corso del 2019, proprio quando si stava aggiudicando la gara, i gestori delle due pompe di benzina ENI in piazza Righi hanno presentato ricorso al TAR del Lazio: il nuovo assetto dell'intersezione avrebbe impedito la sosta dei veicoli in riformimento e l'approvigionamento di gasolio con l'autobotte di servizio.

Son bastati due benzinai a bloccare una gara da 5 milioni di euro, il cui valore in questa crisi economica è ancor più elevato in termini di lavoro per l'azienda che la vincerà.

Adesso con fatica,anzichè aspettare una sentenza che altrimenti richierebbe ANNI, l'Amministrazione sta cercando la mediazione con l'ENI per mantenere in esercizio i due impianti.

Senza voler puntare il dito contro ENI, che da privato persegue legittimamente il proprio interesse, questo è solo l'ultimo di una lunga lista di opere bloccate: l'anello di Vigna Clara e l'isola ambientale Monti sono altre due vittime illustri del TAR.

E così come per Autostrade, alla quale il Governo pagherà molte delle proprie quote in ASPI, ancora una volta la collettività pagherà il ritardo della giustizia: tempo perso per il TPL, smog e inquinamento, ancora incidenti e vittime della strada.

Se va tutto bene la preferenziale non sarà ancora pronta prima di due anni.

E, visti gli ambigui movimenti della politica locale, chissà se un domani ci sarà ancora un'Amministrazione che vorrà realizzarla


Di Carlo - TreninoBlu è dottore in Ingegneria Civile, un cittadino di Roma appassionato di trasporto pubblico che mal sopporta l'inefficienza e la mancanza di idee per la mobilità. Per informazioni o segnalazioni carloandrea.tortorelli@odisseaquotidiana.com






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