Trasporti di Roma, altro che distanziamento sociale: bus affollati

Trasporti di Roma, altro che distanziamento sociale: bus affollati

I trasporti di Roma sono celebri per il loro primato di inefficienza. Ma da quando è scoppiata l’emergenza sanitaria da Covid-19 la situazione è addirittura peggiorata. Adesso però non si tratta più di lamentare ritardi ma di denunciare affollamenti che possono costare la salute. Ma di questo Atac è cosciente





Sono numerose le segnalazioni che ci arrivano da cittadini romani di diverse zone, e che ogni giorno si muovono su differenti tratte della Capitale per raggiungere il luogo di lavoro. La loro traversata inizia in casa quando oltre a vestiti, borse, eventuali ombrelli e accessori per la lunga giornata indossano guanti e mascherine, con quella preoccupazione un po’ soffocata di contrarre il virus, ma che viene subito scacciata dal pensiero di arrivare tardi in ufficio.

I lettori ci hanno mandato foto di bus e tram perché desiderano comunicarci, con immenso senso civico, i disagi e dubbi che oggi hanno i pendolari.

Tram 19 in direzione Piazza Risorgimento, quei posti sono interdetti ai passeggeri




Una delle informazioni che ci arriva riguarda il fatto che secondo alcuni viaggiatori, “I conducenti delimitano troppo largamente la propria zona di sicurezza, lasciando poco spazio per i passeggeri”. “Noi passeggeri ci sediamo alternati o quanto più distanti. Ma questo sta solo al buon senso e alla responsabilità personale, nessuno vigila sulla nostra condotta”.

Filobus affollato già alle 5:40 del mattino



Devo dire che le persone sono molto ligie e prudenti”, commenta un pensionato. Una signora ci ha scritto: “Chi non trova un posto distante da altri si mette vicino alle porte, tutti rispettano con serenità. Almeno nell’orario in cui lo prendo io, intorno alle 6 del mattino”.

Un’altra donna ci ha mandato questa foto in cui viene mostrato che il distanziamento sociale è impossibile da mantenere.

Speriamo davvero che il sindaco Virginia Raggi intervenga il prima possibile in questa grave situazione.





Iscriviti alla newsletter! Se desideri rimanere aggiornato, inserisci il tuo indirizzo email.

* indicates required
Email Format


Posta un commento

0 Commenti