Sulla Roma-Viterbo si spezza un treno in manovra, ma per Atac non c'è alcun allarme sicurezza, allora l'associazione TrasportiAmo, nella giornata del 16 febbraio, ha tramessa via PEC una richiesta di accesso agli atti, vediamo i dettagli
L'obiettivo dell'Associazione Trasportiamo è di prendere visione, nell'interesse dell'utenza, della corrispondenza intercorsa tra la Regione Lazio e la Società Atac SpA in occasione dell'anomalia e/o guasto avvenuto la sera del 6 febbraio scorso e capire, nello specifico, le cause che hanno determinato lo 'spezzamento' della accoppiatrice del treno tipo Firema, durante le manovre di ricovero all'Acqua Acetosa.
Cosa è successo? Roma-Viterbo, si spezza un treno in manovra?
Al riguardo, l'Associazione precisa di essere consapevole che l'accidentale interruzione e/o spezzamento degli organi di aggancio di un convoglio ‐ e della condotta generale ‐ comporta l'immediato arresto delle carrozze in piena sicurezza (il freno continuo è un'invenzione dell'inizio Novecento).
E, comunque, nessuno ha mai messo in dubbio la presenza o meno di quei dispositivi.
La dichiarazione di Atac: Roma-Viterbo, nessun allarme sicurezza
Circa la precisazione, 'non poteva provocare problemi', si ricordano, invece, le difficoltà di recupero/evacuazione che, indipendentemente dall'azionamento automatico di tali dispositivi, sarebbero sopraggiunte nel caso in cui il convoglio fosse stato in servizio e transitando nei particolari tratti critici della linea ferrovia, come la galleria tra Flaminio e Acqua Acetosa.
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