MetroA chiusa ad Agosto, quanto pessimo sarà il servizio (e quanto ci costerà)?


Ad Agosto 2017 furono chiuse 7 stazioni contigue e centrali della Metro A, ed il servizio funzionò in due tronconi separati: tratta Battistini-Termini (12 stazioni) e Arco di Travertino-Anagnina (8 stazioni), per un totale di 20 stazioni attive su 27. 


La chiusura si rese necessaria per svolgere lavori nella stazione di San Giovanni, legati all’apertura dello snodo con la Metro C.

Tutto il servizio non effettuato è stato comunque pagato dal Comune, in quanto ricade nelle cosiddette “cause esogene”, ovvero motivi indipendenti dall’organizzazione ATAC. 

Dal bilancio leggiamo che i km “bonus” (mai effettuati ma pagati) sono stati 165.727. Da notare che ciascun treno è composto da 6 vagoni, paragonandoli ad autobus risulta che i km equivalenti persi sono stati  165.727*6= 994.362.

Nello stesso mese ATAC ha effettuato servizi con le navette per un totale di 233.998 km, suddivisi  in parte per servizi sostitutivi su linea Roma-Viterbo, su Roma-Lido, su Metro C (per la chiusura anticipata alle 20:30 anziché alle 23:30), ed in gran parte per la Metro A. 

Come si può notare, il servizio navette è stato ridicolmente inferiore al servizio Metro non effettuato.

ATAC inoltre, per poter garantire le navette, ha temporaneamente ceduto in gestione 7 linee  bus abbastanza remunerative al privato RomaTPL, con extracosti per i cittadini. 

Tra km “bonus”, navette sostitutive, linee cedute al privato RomaTPL, l’operazione è costata ai contribuenti romani qualcosa nell’ordine dei 2,5 Milioni di euro.

Ma c’è una cosa veramente curiosa: ad Agosto 2017 il servizio REALMENTE svolto da ATAC è stato pari a soli 128.088 km, mentre il servizio NON svolto ma pagato lo stesso, è stato di 160.258 km! In pratica ATAC ha “prodotto” più km con 7 stazioni chiuse, che con 20 stazioni aperte. 

Una vera beffa per i cittadini, mentre ATAC non ci ha rimesso, nonostante abbia fornito un servizio pessimo con frequenze di passaggio esasperanti e treni sovraffollati.




Nota: è assolutamente corretto, in questo caso, riconoscere ad Atac dei km bonus per il servizio che non ha potuto effettuare. 

Quello che non torna è la spaventosa cifra di questi bonus. Da una semplice simulazione fatta risulterebbe che il servizio reale poteva essere di 200milaKm (anziché solo 128milaKm), mentre le “cause esogene bonus” potevano essere limitate a meno di 90milaKm (anziché 160milaKm). 

Come si spiega invece quanto accaduto?






Di Mercurio Viaggiatore uno che mal sopporta la falsa manipolazione dei dati, per cui li analizza e li presenta in modo semplice e chiaro, spesso mostrando che il re è nudo. Per informazioni o segnalazioni mercurio@odisseaquotidiana.com





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