Divieto di Fumo in stazione: questo sconosciuto...




In questa puntata parliamo di un argomento caro a tutti coloro che ogni giorno si trovano ad essere vittime più o meno consapevoli del fumo passivo nelle stazioni ferroviarie.


Iniziamo con le note più dolenti: il fumo LEGALIZZATO sulle banchine ferroviarie nelle stazioni delle ferrovie dello stato. 

La posizione ufficiale di Trenitalia e ferrovie dello stato si riassume con il punto 5 dell'articolo 4 regolamento ferroviario: vietato fumare solo nelle sale di attesa e sui treni



In pratica nelle grandi stazioni come Termini, Tiburtina, Ostiense (ma anche nelle piccole), i non fumatori che non vogliono essere vittima del fumo passivo, sono costretti a fare le gimcane tra tutti coloro che aspettano per riuscire a trovare un posto sottovento ove il fumo delle sigarette degli altri non arriva. 

E la cosa spesso non è semplice, soprattutto se la banchina ha dimensioni ridotte e i fumatori sono tanti. 

Il fatto che Trenitalia e Ferrovie dello Stato abbiano legalizzato da tempo il fumo in banchina è evidente vista l'installazione dei posacenere in banchina. 

A poco è servita la battaglia antifumo e gli sforzi per contenere il fenomeno: a Roma si è liberi di fumare in stazione e di affumicare grandi e bambini. 

La legge, purtroppo, non aiuta



Le cose nella sostanza non cambiano di molto se ci spostiamo sulle stazioni gestite da ATAC che ufficialmente ha imposto nel proprio regolamento all'articolo 4 il divieto di fumo in tutte le stazioni, anche quelle di superficie ma che di fatto nessuno fa rispettare.



Basterà infatti farvi una passeggiata nella stazione di Porta San Paolo, capolinea del trenino della roma-lido, per accorgervi che esposti, proteste e cartelli non sono serviti e non servono a nulla: le banchine sono frequentate da passeggeri fumatori e, specialmente al mattino, anche alcuni dipendenti dell'azienda si concedono che fumano tranquillamente sia negli spazi aperti al pubblico che in quelli adibiti al servizio.



La legge in Italia purtroppo non aiuta a prevenire questi numerosissimi casi in quanto se da un lato parla di proibizione nei locali pubblici, dall'altro non specifica i casi di strutture all'aperto come appunto le molte stazioni ferroviarie e alcune stazioni della metro.






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3 Commenti

Anonimo ha detto…
Il problema è che qui a Roma, ormai, nessuna norma o regola viene fatta rispettare. Anche perchè chi è preposto ai controlli talvolta è il primo che viola le regole, o che comunque non dà il buon esempio. E poi si sa a Roma l'andazzo qual'è, no? "Nun me compete, ci avemo da fa' cos epiù 'mportanti, i probremi so' artri, basta che vince aaa Roma, ma che me frega?!".
Anonimo ha detto…
Attenzione, però, a non fare fotografie, per amor del cielo! Personale aziendale e guardie giurate vi balzano addosso come belve feroci, e rischiate di essere da loro sbranati! Per il resto fate pure quello che volete: potete imbrattare i treni, incidere i vetri, rompere le scatole agli altri viaggiatori con grida e schiamazzi, fumare...ma fare foto NO!!!
Anonimo ha detto…
E guai a voi se provate a mettere il sedere sopra la sella della vostra bici, lunga la banchina, in assenza di treni che circolano o passeggeri in attesa.Sarete prontamente ripresi, anche dal personale in servizio di pulizia che nel frattempo, rassegnato e frustrato, continua a raccogliere "MOZZICONI" di sigarette DAPPERTUTTO...ma non esisteva anche un'altra legge contro il LANCIATORE ACROBATICO DI SIGARETTE, spesso ancora accese? Ma siamo sicuri che il problema sono proprio quelle poche biciclette che circolano in stazione? Mah!...