Roma-Lido: Le stazioni bloccate


Roma–Lido, le stazioni Torrino–Mezzocamino e Giardino di Roma previste dal PRG ma bloccate dalle varianti urbanistiche. Le commissioni urbanistica, mobilità di Roma Capitale si sono incontrate nei giorni scorsi sul tema delle stazioni della ferrovia Roma–Lido di Torrino e Giardino di Roma, reclamate dai cittadini del IX e X municipio, delle quali si sono perse le tracce da almeno ben quattro anni.



Le commissioni urbanistica, mobilità e LLPP di Roma Capitale si sono incontrate nei giorni scorsi al Dipartimento PAU, sul tema delle stazioni della ferrovia Roma – Lido di Torrino e Giardino di Roma, reclamate dai cittadini del IX e X municipio, delle quali si sono perse le tracce da almeno ben quattro anni.

“L’intento dell’Amministrazione – spiegano dal Coordinamento Comitati Entroterra X Municipio – è infatti quello di riprendere il filo della situazione e, dalle informazioni emerse oggi, sembrerebbe che entrambi siano bloccate per questioni edificatorie legate ai soggetti proponenti incaricati della loro realizzazione:

per la prima, sono disponibili circa 5.300.000 euro provenienti dagli oneri concessori, la conferenza dei servizi si è conclusa nel 2014, mancherebbe una variazione urbanistica sull’area destinata a parcheggio, non previsto dal Prg, per il quale andrebbe cambiata la destinazione di uso da area verde e servizi a parcheggio pubblico.

Su tale area è stato proposto un progetto di housing-sociale da parte del consorzio proponente, bocciato però dall’assessorato urbanistica nel gennaio 2018, perché confligge con l’intervento già approvato del parcheggio di scambio della stazione, che invece dà indicazioni al dipartimento di attivare il procedimento attuativo della stazione e del parcheggio di scambio connesso;

per Giardino di Roma, invece, sia la stazione che i parcheggi sono previsti dal PRG ma la conferenza dei servizi, avviata nel 2014 non si è mai chiusa perché c’è stato un parere negativo da parte del ministero dei beni culturali per un vincolo archeologico, per il quale è stato presentato ricorso al TAR da parte dei proponenti che hanno presentato appello, sulle aree in cui i proponenti intendono edificare edilizia di tipo residenziale.  


Tale vincolo non sussisterebbe se non esistesse la richiesta di variazione urbanistica richiesta dal proponente, da non residenziale a residenziale, su due comparti estranei alla convenzione che riguarda il progetto della stazione.

Per entrambi i progetti si cercherà di approfondire l’aspetto urbanistico soprattutto per valutare l’effettiva necessità dell’intervento da parte dei costruttori, che apporterebbero ulteriore edificazione in un territorio già saturo, soprattutto il X Municipio, che ha pagato già pesantemente il prezzo della cementificazione,  che presenta una forte domanda di infrastrutture e non ha altrettanta necessità di ulteriore residenzialità.

L’idea di collegare la nuova stazione di Giardino di Roma ad ulteriore residenzialità non è perseguibile  e difficilmente recepibile  dal territorio, per cui si ritiene necessario da valutare se la realizzazione di queste stazioni  debba essere necessariamente vincolata alla richieste dei soggetti proponenti oppure  possa essere realizzata a prescindere, verificando le risorse economiche pubbliche disponibili, considerato che parte degli oneri concessori sono stati  già versati nelle casse del Comune di Roma (circa 1 mln euro per Giardino di Roma).  

Il locale Comitato di Quartiere chiede alle istituzioni di adoperarsi affinché sia realizzato quanto previsto dal Prg.

Il Coordinamento dei Comitati Entroterra – concludono – ha ribadito ai membri delle commissioni ed ai consiglieri del X Municipio presenti, anche se della sola opposizione, che il territorio del X Municipio, in particolare l’entroterra, è già al collasso e che non necessita di ulteriori edificazioni, bensì di potenziare i servizi ed i trasporti pubblici. 

Per quanto riguarda la linea Roma Lido, è importante guardare ai progetti futuri, nuove stazioni e varianti per nuovi collegamenti, ma invita soprattutto a portare a compimento quelli in corso d’opera, come nel caso di Acilia-Sud Dragona, per i quali malgrado i finanziamenti già disponibili, non sono ancora chiari tempi di realizzazione”.

Da Ostia News To  Go

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