Ogni anno la storia si ripete: con i primi freddi ieri è saltata la saldatura dei binari della TerminiCentocelle, oggi le metropolitane A, C e la ferrovia Roma-Lido portano ritardi per mancanza di treni circolanti.
In inverno con le temperature fredde la rotaia tende ritirarsi fino a strapparsi in caso di repentini salti termici, mentre d'estate al contrario tende a dilatarsi fino a disallinearsi nel caso di temperature eccezionalmente alte.
Gli sbalzi termici colpiscono ovviamente anche i treni, costituiti al più di parti metalliche.
Il freddo o il caldo improvvisi sono in grado di far saltare saldature e flangiature dei sistemi di bordo, se interviene anche il ghiaccio, il freddo è capace di paralizzare i freni dei treni fermi in deposito, rendendoli inutilizzabili.
Questi guasti, pur essendo facilmente risolvibili, determinano l'impossibilità di utilizzare i convogli nelle prime ore di servizio,come sta accandendo oggi su metro A, C e ferrovia RomaLido.
Se il deposito è inadeguato per ospitare i treni e se i treni si congelano perché sono vecchi è un problema.
C'è un turno di notte con un macchinista che tiene i treni abilitati per evitare il congelamento delle condotte o problemi con l'impianto elettrico. Generalmente viene programmato proprio quando le condizioni climatiche si degradano molto, ma la dirigenza ha pensato bene di non programmarlo per stanotte.
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