Dopo un anno sul "trenino" di via Casilina poco o nulla è stato fatto: i lavori di restauro di Centocelle procedono a rilento, i binari sono stati cambiati solo su qualche attraversamento critico o là dove particolarmente usurati, non c'è traccia (fortunatamente) del nuovo capolinea su via Togliatti.

Nell'indifferenza delle istituzioni abbiamo celebrato il centenario di questa importante infrastruttura, con dei tour a bordo treno e una pubblicazione monografica. Ma non è un autoreferenziale amore per il "vintage" che ci spinge a difendere a spada tratta questa ferrovia: c'è un futuro che si chiama metrotranvia.
Per approfondire: Cento anni si Sferragliamenti - Il tour
Accentuando i caratteri propri della ferrovia urbana, si dovrà ammodernare l'infrastruttura esistente estendendola da una parte a Termini/via Gioberti e dall'altra parte fino a Torrenova, all'altezza dello svincolo dell'A1.
Con la spesa di 107 milioni di euro si doterebbe Roma della sua prima metropolitana di superficie, inducendo sulla sola linea C un incremento di utenza pari a 14.000 passeggeri/giorno e intercettando le automobili provenienti dall’autostrada A1, per un guadagno complessivo di 1.716.000 passeggeri/anno sulla rete di trasporto pubblico, oltre a collegare la seconda Università di Roma il relativo polo ospedaliero.
All'evento del centenario ha partecipato anche @Enrico Stefà no, consigliere uscente riconfermato e nominato Presidente alla Commissione Mobilità . Vista l'attenzione riservata al tema, confidiamo nella nuova giunta comunale affinchè per il 3 agosto 2017 sia ripreso almeno l'esercizio della tratta sospesa Centocelle-Giardinetti.
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