#MetroForDummies - Il DCO, la dirigenza centrale operativa



Prosegue il viaggio all’interno del mondo della Metro di Roma, oggi siamo dentro al cuore della metropolitana, il DCO, la Dirigenza Centrale Operativa e cercheremo di capire quanto sia complicato il far viaggiare un treno della Metro della Capitale.


Come detto il DCO rappresenta per ogni metropolitana in cuore operativo dell’intero sistema: da qui viene comandata la marcia di tutti i treni in servizio sulla linea. Complementare al DCO è il DL, la dirigenza locale del deposito. 

Quando un treno esce dal servizio la supervisione del mezzo passa dal DCO al DL, che ne guida la marcia fino al binario di parcheggio. Viceversa, quando un convoglio entra in servizio il controllo passa dal DL al DCO.

La dirigenza centrale operativa delle metropolitane A e B di Roma ha sede nei pressi della stazione metro Garbatella, accanto al ponte Settimia Spizzichino. 


La linea C, essendo una linea automatica, è un caso a parte che verrà trattato più avanti. All’interno del DCO di Garbatella ogni giorno vengono gestite le corse metro e il movimento di oltre 750.000 persone.

Alcune nozioni preliminari

In ferrovia si distinguono due binari: uno che va in una direzione e uno nell’altra. Per tradizione delle ferrovie dello Stato si dice “binario pari” quello che va da sud a nord e da est a ovest, “binario dispari” quello che va da ovest a est e da nord a sud.

Seguendo questo ragionamento

  • Da Anagnina a Battistini il treno della linea A viaggia su binario pari. 
  • Da Battistini a Anagnina il treno della linea A viaggia su binario dispari. 
  • Da Laurentina a Rebibbia/Conca d’oro il treno della linea B viaggia su binario pari. 
  • Da Rebibbia/Conca d’oro a Laurentina il treno della linea B viaggia su binario dispari. 
  • Da Pantano a Centocelle il treno della linea C viaggia su binario pari. 
  • Da Centocelle a Pantano il treno della linea C viaggia su binario dispari. 
Ogni treno della metropolitana viene poi identificato da due codici:
  • Numero identificativo, progressivo, si legge in testa al treno. 
  • Codice direzione, che identifica la stazione di arrivo.
Ora che queste nozioni preliminari sono note, è tempo di mettere in circolazione i treni in linea e capire bene il ruolo del DCO.

Il ruolo del DCO

Il DCO ha sempre sotto controllo, vedendo quali sezioni di blocco sono occupate, la posizione in tempo reale dei treni. Come accennato, in caso di guasto dei sistemi può intervenire e modificare manualmente l’aspetto dei segnali. Può limitare, se necessario, le corse comandando i deviatoi (gli scambi) delle stazioni intermedie.

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Particolare è il caso della metro B, l’unica metropolitana di Roma con una diramazione. Per gestire bene una diramazione, tenendo alte le frequenze, è stato necessario affinare una grande abilità coordinativa da parte del DCO. Allo stato attuale 1 corsa su 3 va a Conca d’oro, le altre 2 sono dirette a Rebibbia. Perciò la frequenza in orario di punta:

Sul tronco centrale Laurentina – Bologna è di 3 minuti
  • Da e per Conca d’oro è di 9 minuti
  • Da e per Rebibbia è di circa 4 - 6 minuti.
Con l’introduzione graduale di nuovi treni Caf i passaggi si potranno portare a:
  1. Ogni 2 minuti sul tronco Laurentina – Bologna.
  2. Ogni 4 minuti sulle diramazioni Bologna – Conca d’oro e Bologna – Rebibbia.

Altre facoltà del DCO – la marcia sul binario illegale

Una volta a Laurentina si guastarono gli scambi delle aste di manovra. Perciò i treni che, su binario pari, viaggiavano verso Laurentina, giunti al capolinea riprendevano la marcia sullo stesso binario dal quale erano venuti. Poco prima di EUR Fermi però venivano mandati verso il binario dispari attraverso uno scambio (detto in gergo "comunicazione" tra binario pari e dispari) per poi riprendere la marcia normale.

Ciò impedì il blocco totale della linea che, seppur rallentata, continuò sempre a funzionare!

Il sempre maggiore affinarsi dei sistemi di controllo tradizionali, unitamente allo sviluppo della banda larga e della connessione wireless, hanno notevolmente migliorato la gestione delle linee metropolitane.

L’ultima frontiera è quella dell’automazione integrale, dove tutti i sistemi sono controllati da un insieme di hardware e software chiamato ATC, “Automatic Train Control”: è il caso della linea C e questo argomento lo abbiamo abbondantemente trattato.

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