Secondo la Corte dei Conti la società avrebbe dovuto
sfruttare la giacenza di cassa e non accendere un nuovo mutuo.
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La Corte dei Conti bussa a via del Pescaccio. In un articolo di Roma Today si apprendere che la sezione regionale di controllo per il Lazio
della Corte dei conti, nella relazione di parifica del rendiconto regionale
2022 ha acceso un faro sull’azione amministrativa di Astral.
Il riferimento è alla gara svoltasi nel 2024 per l’acquisto
dei primi 115 autobus destinati alle Unità di Rete (UdR), il nuovo modello di
mobilità del Lazio che affiderà a privati il 10% della produzione chilometrica gestita
da Cotral. La scelta delle UdR avviene per adempimento alle normative europee,
che impongono che una quota minima del trasporto pubblico locale venga messa a
gara, e per riorganizzare il trasporto pubblico piccoli comuni attraverso una
gestione unificata.
Da qui l’inizio di una serie di gare per l’acquisto di
autobus dedicati a questi servizi, che per la Corte dei Conti si sarebbe dovuta
gestire diversamente. Astral disponeva di una giacenza di cassa di 115 milioni
al 31 dicembre 2023, aumentata a 209 milioni alla fine del 2024.
Nonostante ciò, l’azienda avrebbe attivato un prestito
chirografario da 70 milioni per l’acquisto dei citati 115 autobus: una mossa
che non è piaciuta alla Corte, secondo la quale Astral avrebbe dovuto
utilizzare le giacenze disponibili anziché aumentare le quote a prestito.
Adesso la Ragioneria regionale dovrà esaminare le carte,
valutando possibili azioni correttive rispetto all’azione amministrativa finora
intrapresa.
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