5 tramvie e nuovi tornelli, per un pacchetto totale di 1,3
miliardi circa.
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Dopo la pubblicazione dell’Avviso n. 3 per accedere ai fondi
dedicati al Trasporto Rapido di Massa (TRM), che doveva scadere prima a ottobre
2025, poi a gennaio, in ultimo a maggio, anche Roma punta alto, posizionando il
totale economico delle proprie richieste per 1,3 miliardi euro, ripartiti in 5
tramvie e nuovi tornelli per le metropolitane.
In particolare sono stati richiesti i seguenti fondi:
- M2-26 “Linea tranviaria Stazione Tiburtina-Ponte Mammolo (MB)”, di 3,83 km per 123.712.600,96 euro (DGCa 534/2024);
- M2-16 “Linea tranviaria Piazza Mancini-Via Flaminia-Corso Francia-Stazione Vigna Clara”, di 3 km, ovvero il prolungamento della linea 2 dal valore di 106.695.037,15 euro (DGCa 2/2025);
- M2-15 “Linea tranviaria veloce Anagnina (MA)-Tor Vergata-Torre Angela”, già nota come linea H, ex linea A-TA (Anagnina-Torre Angela) progettata nel 2010 da Roma Metropolitane, ora denominata metro H di 9 km per 411.946.188,92 euro (DGCa 3/2025);
- M2-25 “Linea tranviaria Giardinetti-Tor Vergata-scambiatore A1 sud”, cioè il prolungamento della futura metro G di 3 km da 114.881.228,54 euro (DGCa 4/2025);
- M2-28 “Tangenziale tranviaria Sud Marconi-Parco Appia Antica-Subaugusta”, una linea ad Y che partendo da Subaugusta nei presi di via di Vigna Murata si sdoppia per andare con un ramo a Laurentina e uno a Trastevere di 15 km e un investimento di 814.555.581,81 euro (tratta A Laurentina-Vigna Murata-Trastevere DGCa 25/2025 + tratta B Vigna Murata-Subaugusta DGCa 226/2025).
Le richieste economiche sono comprensive sia della fornitura
dei 64 tram necessari al servizio, sia di un deposito-officina nella zona di
Tor Vergata.
Oltre a questi progetti tramviari Roma ha presentato richiesta per:
- Sostituzione dei tornelli sulle metropolitane linee A, B e C, per migliorare la sicurezza all’accesso delle stazioni e il corretto pagamento del biglietto, con possibilità di doppia validazione in entrata e in uscita. La spesa preventivata è di 36.244.248 euro (DGCa 26/2025).
Le richieste sommano un totale di 1,3 miliardi di euro, di
cui quasi tre quarti assorbiti dalle sole linee H Anagnina-Torre Angela e Tangenziale
Sud.
La palla passa adesso al MIT che dovrà valutare le proposte
di Roma e di tutte le altre città italiane dotate di un PUMS. Si tratterà di
una fase di screening piuttosto lunga, in attesa che il fondo TRM venga rimpolpato
nella prossima Legge di Bilancio dopo che tutte le risorse sono state distolte per
il Ponte sullo Stretto.
Il segnale lanciato da Roma e dalle altre città italiane è
ben chiaro: la mobilità è un volano fondamentale per la nostra economia, che
non potrà mai ripartire senza investimenti adeguati.
A restare fuori dal perimetro delle richieste romane sono state,
come ben noto, la M2-22 Viale Angelico-Auditorium-Parco della Musica e la M2-21
Barletta - Piazzale Clodio, di cui solo per questa era stato approvato il
progetto di fattibilità con DGCa
228/2024.


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