Metro C: l’ordine dei treni deve crescere

17 convogli aggiuntivi non sono più sufficienti, anche in vista della nuova tratta T1.

Metro C: l’ordine dei treni deve crescere

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La metro C non ha mai brillato in frequenza e, purtroppo, rischia di non brillare per ancora molto tempo. Il “peccato originale” che ha maledetto questa linea è stata l’impostazione con la quale è stata realizzata, ovvero per tratte funzionali.

Sulla carta, infatti, i treni sarebbero dovuti arrivare di pari passo alla consegna delle tratte funzionali della linea. L’aumento incontrollato dei costi ha poi rotto questa formula, con i treni e gli adeguamenti funzionali del deposito di Graniti progressivamente stralciati per contenere la crisi del quadro economico.

Così facendo la linea è cresciuta, arrivando agli attuali 18,7 km, ma reggendosi sempre sui soli 13 treni della prima fornitura.

Un segnale di attenzione al tema arrivò nel 2018 con il finanziamento di 4 convogli per 36 milioni di euro da parte dell’uscente ministro dei trasporti Delrio. Questa fornitura non è mai stata finalizzata per due ragioni:

  • La necessità di adeguare il progetto del treno alle nuove normative, ricominciando daccapo questa delicata fase;
  • L’antieconomicità di una produzione così ridotta, che ha spinto il consorzio Metro C ad offrire un prezzo valutato assolutamente fuori mercato dall’Amministrazione Comunale.

Solo con il maxi-finanziamento della tratta T2 è stato possibile rimettere a quadro economico la fornitura di 13 treni addizionali che, aggiungendosi ai 4 già finanziati, porterà la flotta totale della metro C a 30 treni.

Una configurazione completa per il tracciato fondamentale da Pantano a Clodio/Mazzini, ma che non tiene conto dell’aggiunta della tratta T1 Clodio-Farnesina. Sì, perché per questa tratta prevede ulteriori nuovi convogli, che non sono però ancora stati ordinati dall'Amministrazione Capitolina.

Vista la triste esperienza maturata nel recente passato, è necessario che Roma Capitale - come già avvenuto per la tratta centrale T2 - svincoli la fornitura dei 4/5 treni addizionali dalla realizzazione della nuova tratta Clodio-Farnesina. Così facendo si eviterebbero gli errori già commessi, potendosi agganciare alle linee produttive attive per i 17 treni già commissionati.

Si eviterebbero così anche possibili ulteriori lungaggini derivanti dall’introduzione di nuove normative, che renderebbero necessario riprogettare i convogli daccapo.


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