La proposta sarà discussa in Consiglio Regionale.
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Con notizia n.42 del 16 aprile 2025, pubblicata sul BUR
dello scorso 13 maggio, la Regione Lazio ha diffuso che sarà discussa la modifica di Piano di Risanamento della Qualità dell’Aria (PRQA) adottata con DGR 232/2025.
Considerato l’incremento di agenti inquinanti registrato
dall’ARPA, soprattutto nell’area di Roma e nella Valle del Sacco, La Regione ha
definito il blocco della circolazione dei diesel Euro 5 e dei benzina Euro2,
dal 1° novembre al 31 marzo di ogni anno quale misura necessaria per ridurre le
polveri sottili e le emissioni di azoto. Resta confermata, tuttavia, la
possibilità di “barattare” i divieti con altre misure compensative di pari efficacia.
L’aggiornamento del PRQA pone inoltre il divieto tassativo a
sistemi di pagamento di tipo Move-In, che avrebbero permesso ai veicoli più
inquinanti di accedere alla ZTL Fascia Verde di Roma pagando un ticket.
Ne è scaturita un’inevitabile polemica tra il sindaco
Gualtieri e il governatore del Lazio Rocca, con reciproche accuse: Roma accusa
la Regione di voler arrecare un danno ai cittadini, mentre Rocca ha rimbalzato
le accuse sul precedente presidente Nicola Zingaretti, reo di aver approvato un
Piano senza possibilità di proroga per i comuni verso la fine del suo mandato.
Nel frattempo, la Regione continua a pagare – con i nostri soldi
– le multe derivanti dalle due procedure d’infrazione europee (2014/2147 e
2015/2043) sul superamento dei limiti di NO2 nell’aria, con una spesa di 8,715
milioni di euro l’anno, più le aggravanti da 700 euro al giorno per le giornate
di superamento dei limiti di inquinanti.
Una situazione difficile per la quale né il Sindaco, né il
Presidente della Regione sembrano volersi prendere delle responsabilità.
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