La previsione di incremento di produttività è contenuta nel
nuovo contratto di servizio.
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Per esprimere una maggiore efficienza, Atac nel prossimo
triennio aumenterà la produttività degli autisti dagli attuali 16.200 km,
conteggiati nel 2022, fino a quasi 18mila: questo è quanto riporta il Piano Economico
Finanziario simulato (PEFs), allegato al nuovo contratto di servizio approvato dalla Giunta Capitolina.
L’incremento stimato sarà raggiunto grazie alla maggiore
efficienza del parco che consentirà di ridurre la perdita di ore di guida a
causa dei guasti e ad una maggiore saturazione dei turni. Le due misure sono volte
ad incrementare le ore di guida a parità di ore lavorate, ma anche tramite
incentivazioni volte a riportare il tasso di assenteismo a livelli fisiologici,
nell’ordine del 10% rispetto ad oltre il 12% attuale.
In particolare, consultando la tabella allegata al PEFs, i dipendenti di Atac resteranno poco meno di 10mila fino al 2027, di cui poco più della metà (5.200) autisti alla guida e 350 macchinisti delle metropolitane. Vi sarà uno snellimento del personale amministrativo, con il reintegro solo al 70% rispetto al turn over previsto nel prossimo triennio.
Per far fronte ai picchi di produzione, inoltre, Atac
considera di affidarsi al ricorso di 130 risorse in full-time in regime di
lavoro interinale, da impiegare come autisti per gli autobus.
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