Rete bus periferica: gli stipendi in SAP, BIS e Tuscia non entrano

Il sindacato FAST SLM ha mandato una lettera al sindaco Gualtieri.

Rete bus periferica: gli stipendi in SAP, BIS e Tuscia non entrano

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Nonostante le rassicurazioni di qualche giorno fa, gli autisti della rete bus periferica continuano a rimanere senza lo stipendio: in particolare SAP, BIS e Tuscia risulterebbero in ritardo con il pagamento della mensilità di dicembre, che invece Troiani ha riconosciuto con regolarità lo scorso 10 gennaio.

Di seguito la lettera trasmessa.

Spett.le Sindaco e Prefetto,

in riferimento alla grave situazione economica che affligge gli ex dipendenti di Roma TPL, si desidera porre in evidenza l'urgente necessità di un intervento risolutivo riguardante il mancato pagamento della tredicesima mensilità e delle spettanze arretrate, inclusi il Trattamento di Fine Rapporto (TFR), Fondi Pensione e ferie non godute. Gli ex dipendenti di Roma TPL stanno attualmente affrontando significative difficoltà economiche, aggravate dai continui ritardi nei pagamenti, nonostante i fondi derivanti dalla gara d’appalto siano regolarmente accreditati nelle casse aziendali. È fondamentale sottolineare che tali somme rappresentano un diritto inalienabile per i lavoratori e la loro tempestiva erogazione è essenziale per garantire il benessere delle famiglie coinvolte. Si richiede pertanto che l'Amministrazione Comunale si faccia carico della situazione, avviando un dialogo costruttivo con tutte le parti interessate al fine di garantire l'effettivo pagamento delle spettanze dovute senza ulteriori indugi. È necessario un intervento immediato per risolvere questa problematica persistente.

In questo quadro allarmante un aspetto critico riguarda le ferie non godute, con molti lavoratori che si trovano a dover affrontare un accumulo significativo di giorni di ferie, spesso tra gli 80 e i 100 giorni. Questo fenomeno è principalmente attribuibile alla carenza di personale, che ha impedito di fatto ai dipendenti di usufruire del loro diritto a periodi di riposo adeguati, essenziali per il recupero psico-fisico.

Si richiede pertanto l'apertura di un capitolo specifico su questo tema, con particolare attenzione anche all'indennizzo previsto dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL), pari a otto euro per ogni giorno di ferie assegnato, che verrà presumibilmente perso. In aggiunta, si segnala che la mancanza dei versamenti relativi ai TFR maturati e ai Fondi Pensione da parte della dirigenza aziendale, ha creato due problemi principali: il mancato versamento delle somme dovute e l'assenza degli interessi maturati.

Questa situazione non solo penalizza il lavoratore dal punto di vista economico, ma rappresenta anche una violazione delle normative vigenti in materia di previdenza complementare.

È imperativo che vengano adottate misure per garantire il rispetto degli obblighi contrattuali previsti dalle leggi in vigore, dal capitolato d’appalto sottoscritto e dalle normative vigenti. La situazione dei dipendenti di Roma TPL è estremamente critica, con gravi inadempienze che si sommano, oltre ai regressi citati sopra, anche ai mancati versamenti delle quote relative alla cessione del quinto, trattenute in buste paga ma mai erogate alle finanziarie. Inoltre, ci sono problemi di sicurezza e qualità dei mezzi, con autobus in condizioni fatiscenti che sollevano interrogativi su come sia possibile continuare a mantenere l'appalto (sarebbe più appropriato parlare di “appaltone”), nonostante un contratto da 1 miliardo di euro.

Nota non secondaria, i depositi non sono conformi alle normative vigenti, come evidenziato dalla situazione del deposito in via della Maglianella (uno su tutti) e le condizioni di lavoro sono descritte come stressanti e insoddisfacenti, con autisti costretti a gestire turni e carichi di lavoro pesanti senza adeguati servizi igienici ai capolinea e mezzi, come evidenziato in precedenza, inadeguati. Concludiamo inoltre che ad oggi, 14 gennaio 2025, i lavoratori del lotto 2 ex ROMA TPL, che sono stati trasferiti alle società subentranti BIS e TUSCIA, non hanno ancora ricevuto lo stipendio relativo al mese di dicembre.

Alla luce di quanto esposto, si richiede un intervento urgente per garantire i diritti e la dignità dei lavoratori ex Roma TPL mentre la cittadinanza attende risposte concrete sulla gestione del servizio pubblico locale erogato e sulle responsabilità delle aziende private coinvolte.

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