Sono stati sbloccati i fondi destinati alle Regioni necessari a compensare i minori ricavi da bigliettazione dovuti alla lunga coda della pandemia covid-19.
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Dopo la pandemia, il numero di fruitori del trasporto pubblico è calato sensibilmente e, a oggi, non è mai ritornato ai livelli del 2019: una tendenza che non investe solo Roma, ma l'Italia intera.
In particolare, se turisti e utenti occasionali sono stati sostanzialmente recuperati se non aumentati, a mancare all’appello sono gli utenti abituali, ovvero, coloro che usano il trasporto pubblico per spostamenti quotidiani casa-lavoro/scuola.
Questa tendenza è in parte dovuta alla ritrosia che permane verso gli ambienti affollati e in parte è dovuto a un cambiamento delle abitudini delle attività quotidiane e, soprattutto, alla diffusione dello smart working che senz’altro ha pesantemente influito sulla riduzione della domanda e, di conseguenza, sui ricavi da bigliettazione.
Per far fronte alla riduzione di introiti e garantire la sostenibilità economica dell’esercizio del trasporto pubblico, tramite il DD n. 469 del 31 dicembre 2024, il MIT ha sbloccato gli ultimi 200 milioni di euro stanziati con DL n. 34 del 19 maggio 2020.
I fondi saranno ripartiti tra le regioni e, in particolare, la regione Lazio riceverà quasi 20 milioni di euro classificandosi come la seconda regione a ricevere la quota più alta, dietro solo alla Lombardia che otterrà oltre 55 milioni di euro. A propria volta la Regione girerà questi fondi tra Atac e Cotral, secondo criteri ancora da definire. Potranno essere quindi rimpinguati i bilanci delle aziende di trasporto pubblico che hanno dovuto fronteggiare il pesante impatto economico causato dalla pandemia.
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