Metro h24: a Roma attualmente non è possibile, ecco perché

L’audizione in commissione mobilità ci ha consentito di spiegare limiti e vantaggi del servizio h24, oltre alle azioni da realizzare per renderlo possibile.

Metro h24: a Roma attualmente non è possibile, ecco perché

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Venerdì 3 maggio siamo stati auditi presso la commissione capitolina mobilità guidata dal consigliere capitolino Giovanni Zannola. Erano presenti, su invito del Presidente, anche i vertici delle aziende municipalizzate Atac, Roma Servizi per la Mobilità e Roma Metropolitane.

Durante l’audizione abbiamo raccontato, in estrema sintesi, i risultati del focus sulla fattibilità di un servizio h24 sulle metropolitane di Roma, spiegandone costi, vantaggi e gli attuali vincoli che non lo rendono possibile.

Il benchmark internazionale svolto su tutte le città europee e USA ci ha consentito di individuare 3 tipologie di reti:

  • Europee, costruite in contesti urbani consolidati da secoli con pochi binari di back-up da sfruttare per i servizi notturni. In queste città la metro è attiva h24 solo il fine settimana;
  • Statunitensi, con metropolitane che hanno spesso anticipato lo sviluppo urbanistico e sono dotate di binari tripli e quadrupli da alternare nel servizio notturno, che è attivo h24 e 7 giorni su 7;
  • Copenaghen, che ha ottimizzato l’uso dei due binari a disposizione mediante una metro automatica di tipo AnsaldoBreda concepita per operare h24 e 7 giorni su 7.

È proprio sulla metro di Copenaghen che il focus ha analizzato le caratteristiche fondamentali per erogare il servizio senza interruzioni:

  • Interbinario, ovvero la necessità di garantire una distanza sufficiente tra i due binari in maniera tale da garantire la sicurezza degli operai che lavorano sulle rotaie mentre l’altro binario è utilizzato dai treni ambo le direzioni;
  • Schema di alimentazione, che deve essere in grado di essere configurato per isolare i tratti di linea aerea mentre gli operai effettuano le manutenzioni;
  • Interlock, ovvero la presenza di comunicazioni tra i due binari in maniera tale da poter usare, su tratte di lunghezza variabile, lo stesso binario per i treni di entrambe le direzioni mentre l’altro binario viene manutenuto;
  • Banalizzazione dei binari, cioè la possibilità di far circolare i treni in entrambe le direzioni senza degradi all’esercizio.

Sotto questi aspetti la metro di Roma è risultata carente, soprattutto le linee A e B che, a differenza della linea C, non dispongono di un sistema di segnalamento reversibile in grado di far circolare i convogli “contromano”.

Per tali ragioni abbiamo concluso che attualmente la metro di Roma non può circolare h24 7 giorni su 7 ma solo in alcuni giorni del fine settimana, in analogia alle altre reti europee di vecchia concezione.

A tal proposito, Atac ha considerato che è necessario valutare la necessaria riorganizzazione del lavoro visto che questo orario prolungato comporterebbe un picco di produzione durante i fine settimana, che comunque andrebbe gestita di pari passo alla revisione degli intervalli orari di manutenzione.

La commissione si è chiusa con l’auspicio dell’assessore Patané affinché questo indirizzo venga accolto dall’amministrazione capitolina, benché non immediatamente realizzabile.

Scarica il focus sulla fattibilità del servizio h24 nella metro di Roma

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