A stringere il nodo al fazzoletto l’assessore ai trasporti
Eugenio Patané, in un incontro pubblico a Torrenova.
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“Entro la fine del 2026, massimo 2027 apriremo la
Termini-Tor Vergata”, così ha dichiarato l’assessore Patané alla presentazione
del progetto della linea G, tenutosi lunedì 22 gennaio presso la Chiesa di San Gaudenzio a Torrenova.
Il progetto va avanti, nonostante le difficoltà progettuali
e la Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA) ancora tutta da affrontare. Dall’ultima commissione mobilità, in cui i vincitori della gara per la progettazione avrebbero
consegnato tutti gli elaborati entro il 15 novembre scorso per la VIA, si sono
accumulati almeno altri 3 mesi di ritardi a causa delle varianti progettuali richieste
dai vari enti interpellati durante la conferenza dei servizi preliminare.
Oltre ai cambiamenti netti di tracciato già che avevamo già illustrato su queste pagine, tra cui il nuovo percorso totalmente ai margini
Torrenova di minore appetibilità trasportistica, si sono aggiunti ulteriori
aggiustamenti in deminutio capitis come la svolta da via Casilina a Ingegnoli
che sarà a binario unico. Tale scelta progettuale, benché ragionata per la scarsità
di spazio carrabile, creerà un ulteriore collo di bottiglia sulla linea con i tram
che dovranno alternarsi sull’unico binario disponibile vincolato, per giunta,
dal semaforo che regolerà l’attraversamento della Casilina.
Entro poche settimane il progetto dovrebbe essere,
finalmente, sottoposto alla procedura di VIA che richiederà un massimo di 6
mesi (anche se qualche ottimista ritiene che i tempi potrebbero essere ridotti
fino a dimezzarsi in ragione dell’impatto ridotto sul contesto del Parco
Regionale dell’Appia Antica), quindi serviranno altri 2 mesi tra la verifica e
la validazione del progetto. Entro la fine del 2024, perciò, Invitalia potrebbe
essere autorizzata a procedere con la gara di appalto integrato, comprendente
sia la progettazione definitiva, sia la costruzione della linea.
Ulteriori valutazioni sono in corso sullo scorporo della
tramvia in lotti funzionali con le quattro tratte (Termini-Porta Maggiore,
Porta Maggiore-Centocelle, Centocelle-Giardinetti e Giardinetti-Tor Vergata)
che potrebbero essere rimodulate nel tempo per consentire, ad esempio, di
attivare per prima la tratta periferica Centocelle-Tor Vergata, quindi della
tratta centrale Termini-Centocelle e ridurre al minimo il periodo di
sospensione del servizio su ferro in via Casilina.
I presidenti delle commissioni mobilità, Giovanni Zannola, e
turismo, Mariano Angelucci, hanno tuttavia sottolineato che il progetto è
ancora aperto e suscettibile di miglioramenti.
Miglioramenti, alcuni dei quali riteniamo imprescindibili,
come il ripristino del doppio binario sull’intera linea (eccetto per la tratta
esistente a binario compenetrato Ponte Casilino-Porta Maggiore), altri per i
quali bisogna prendere coscienza e atto dei pareri degli enti che – per quanto
contestabili – non possono essere più modificati.
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