Con la sottoscrizione dei verbali di inizio attività, i due
nuovi affidatari del servizio bus in periferia hanno ricevuto l’ok dal Campidoglio
al subentro sull’attuale esercente Roma TPL.
Il servizio autobus nelle periferie di Roma potrà,
finalmente, migliorare. Con la stipula dei contratti di servizio in via d’urgenza (qui lotto 1 e lotto 2),
è cominciato il subentro dei nuovi gestori della rete periferica sull’attuale
esercente Roma TPL. La rete di 100 linee era stata messa originariamente a bando
nel 2010 con un contratto della validità di 8 anni, prorogato poi per ulteriori
5 con evidenti deficit, visto che Roma TPL aveva esaurito gli obblighi in
materia di rinnovo della flotta e continuava a portare avanti il servizio con
mezzi sempre più vetusti.
Al consorzio Roma TPL subentreranno, in un regime
transitorio della durata massima di 300 giorni a partire dal 1 gennaio 2024, i
raggruppamenti temporanei di impresa (RTI) che si sono aggiudicati la maxi gara
bandita dal Comune.
In particolare il RTI formato da Autoservizi Troiani e dalla
Società Autolinee Pubbliche (SAP) gestirà le linee del cosiddetto lotto 1 –
Est, formato dagli itinerari: 040, 040F, 041, 041F, 042, 048, 049, 051, 053,
054, 055, 056, 057, 059, 074, 135, 218, 235, 339, 340, 343, 349, 404, 437, 441,
444, 445, 447, 502, 503, 505, 541, 543, 548, 552, 555, 557, 657, 660, 663, 665,
702, 721, 763, 763L, 764, 767, 789, 789F, C8 per una produzione totale programmata
di 14,8 mln di vett-km all’anno. Il ribasso offerto rispetto alla base d’asta
di 492.276.960€ è stato del 4,7525%, per un corrispettivo pari a circa 3,94
€/vett-km.
Il RTI formato da Bus International Service (BIS) e da
Autoservizi Tuscia gestirà le linee dallo speculare lotto 2 – Ovest, che
comprende: 011, 013, 013D, 017, 018, 022, 024, 025, 027, 028, 030, 031, 032,
033, 035, 036, 037, 039, 066, 078, 08, 081, 086, 088, 088F, 146, 226, 546, 701,
710, 711, 771, 777, 778, 787, 808, 889, 892, 907, 908, 912, 982, 985, 992, 993,
998, 999, C1, C19 per una produzione totale programmata di 14,9 mln di vett-km
all’anno. Il ribasso offerto rispetto alla base d’asta di 488.559.152€ è stato
del 5,2525 %, per un corrispettivo pari a circa 3,86 €/vett-km.
Entrambi i gestori non riceveranno introiti da
bigliettazione sulla rete, che resterà in mano ad Atac. Nei verbali è stata
specificata una clausola di salvaguardia secondo la quale le società potranno
richiedere un aggiornamento dei corrispettivi qualora non fosse più garantito l’equilibrio
economico-finanziario della commessa. Tale clausola trova fondamento nelle “sopravvenute
circostanze oggettive, quali il protrarsi degli effetti della pandemia e del
successivo conflitto bellico in Ucraina”.
Complessivamente i due lotti periferici cumuleranno circa il 28% del servizio gestito da Roma Capitale, mentre il restante 72% continuerà ad essere affidato "in house providing" ad Atac. I contratti, della durata di 8 anni, consentiranno l’immissione entro la fine del 2024 di 148 bus elettrici e 72 ibridi, mentre entro il 2029 l’intera flotta sarà rinnovata e completamente elettrica, per un totale di 514 mezzi complessivamente in servizio. Tutto il personale del vecchio Consorzio sarà ricollocato secondo il principio previsto nella clausola sociale senza alcun problema occupazionale.
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