Atac gestisce, oltre al TPL di Roma Capitale, anche il
sistema dei cosiddetti “servizi complementari al trasporto pubblico locale”.
Vediamo cosa sono e come sono stati gestiti.
I servizi complementari consistono in tutta una serie di
attività essenziali al corretto funzionamento del trasporto pubblico locale
che, per Atac, si sostanziano nella gestione dei parcheggi di scambio e su
strada.
Nel 2022 l’offerta mediamente gestita è stata di 73,5mila
posti su strada (strisce blu) e 14,9mila posti nei parcheggi di scambio, per un
totale di 88.397 stalli.
A differenza del contratto di servizio per il TPL – di tipo
“net cost” per il quale Atac è titolare dei proventi da bigliettazione – il
contratto per i servizi complementari è di tipo “gross cost”: Atac agisce in
qualità di agente contabile esterno della riscossione per conto di Roma
Capitale, amministrazione alla quale la municipalizzata versa gli introiti
derivanti dall’esazione dei ticket e delle multe.
Al 2022 il flusso cassa in favore di Roma Capitale, ottenuto
considerando la differenza tra i ricavi da riscossione delle tariffe e il costo
del contratto di servizio, è stato di 6,5 €mln, in diminuzione rispetto al
2021. Tale riduzione delle positività è spiegabile, sostanzialmente, dal
cambiamento strutturale delle abitudini di mobilità – con i lavoratori sempre
più orientati verso lo smart working – e dal crescente numero di veicoli
ibridi/elettrici esentati dal pagamento delle strisce blu.
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