Un rapido vademecum per spiegare quanto è difficile e complesso scavare a Roma, anche se i tempi potrebbero essere accorciati con un po' di buon governo.
Partiti ieri i lavori della stazione metro C. Ci vorranno più di 500 operai per realizzare, entro il 2033, la stazione più complessa della metropolitana di Roma: 4.500 metri quadri di superficie per 45 metri di altezza, ovvero 8 piani da servire con 27 scale mobili, e diaframmi da scavare fino a 85 metri di profondità per predisporre il nodo di scambio con la metro D. L'investimento complessivo sarà di circa 700 milioni di euro (contro i 100-150 per una stazione metro ordinaria).
Numeri che da soli basterebbero per spiegare i tempi richiesti, ovvero 10 anni, alla realizzazione della metropolitana, ma bisogna guardare oltre.
La realizzazione di Venezia MC si inserisce, infatti, nella lunga storia della terza linea della metropolitana cominciata negli anni '80. Senza, tuttavia, scomodare le bighe dei romani, basti pensare che la realizzazione della linea da San Giovanni e Pantano sono cominciati solo nell'aprile 2007, per poi concludersi nel 2014 (Pantano-Centocelle), nel 2015 (Centocelle-Lodi) e nel 2018 (San Giovanni).
Solo nel 2013, tra gli atti finali della consiliatura Alemanno, sono partiti i cantieri della tratta T3 San Giovanni-Colosseo, che si concluderanno nel 2024 con l'inaugurazione nel 2025.
Aver cominciato l'effettiva costruzione della stazione Venezia solo nel 2023, dopo 10 anni di nulla (per non dire danni, come visto nel quinquennio Raggi che ha portato al fallimento la stazione appaltante Roma Metropolitane e ha costretto all'interramento delle talpe sotto piazza Venezia), ha spostato inevitabilmente le lancette in avanti dell'inaugurazione. Nonostante i progressi tecnologici e gli sforzi umani ci sono, infatti, dei tempi di cantiere incomprimibili: maturazione del calcestruzzo, scavo dello strato archeologico (che deve avvenire con estrema delicatezza), monitoraggio dei cedimenti del terreno e via dicendo.
Costruire una stazione o costruirne 10 insieme non comporta, come si è anche visto con le tratte precedenti della C, tempi molto diversi. A tal proposito l'assessore Patanè ha precisato che i cantieri delle tratte T2 e T1 (Venezia-Clodio e Clodio-Farnesina) partiranno a stretto giro grazie ai finanziamenti del Governo e non comporteranno, dunque, ulteriori ritardi. Certamente auspichiamo che, entro un anno, l'assessore si impegni altresì a risanare Roma Metropolitane che dovrà essere messa nelle condizioni di continuare a gestire l'appalto dell'opera.
Per tali ragioni nel 2033 potrebbe essere pronta l'intera tratta Venezia-Farnesina.
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