Monitoraggio bagni ACoS, boccia senza appello i servizi delle metro

L’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali di Roma Capitale ha svolto un monitoraggio di qualità erogata dei bagni pubblici, rilevando che il 90% dei bagni delle metropolitane è in situazioni indecorose.

L’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali di Roma Capitale ha pubblicato un monitoraggio di qualità erogata dei bagni pubblici, controllando 2 volte ben 70 servizi igienici tra toilette "ex AMA", PSTOP, mercati rionali e stazioni del metroferro. In particolare sono state verificate 4 fermate della linea A, 11 della linea B, 3 della linea C e 2 della ferrovia Roma-Civita Castellana-Viterbo.

I risultati registrati sul trasporto pubblico non sono incoraggianti: su 20 stazioni controllate, un quarto dei bagni era chiuso, mentre il 93% accettava solo soldi in contanti senza possibilità di un cambiamonete (presente solo nel 7% delle fermate). Pessimi anche i dati sulla sorveglianza, con le stazioni al 100% senza vigilantes e dotate solo nel 13% dei casi di videosorveglianza.

Secondo gli ispettori dell’Agenzia, inoltre, il 40% dei bagni non è affatto pulito, il 30% “abbastanza” pulito e il restante 30% “pulito” al 100%. Pessimo il dato sullo stato generale, con il 90% dei bagni in stato “non decoroso”: il peggiore tra le tipologie esaminate (bagni in muratura, nei mercati, in parchi e ville, nei PSTOP/PIT).

“I servizi delle stazioni del trasporto pubblico sono risultati quelli più indecorosi” – riferisce l’ACoS –  “stante l’inciviltà di alcuni avventori (oltre a scritte vandaliche e adesivi, sono stati trovati profilattici usati nel pavimento del bagno di Lodi MC, deiezioni sulle superfici verticali e sulle rubinetterie di quello a Garbatella MB, rifiuti abbandonati nei lavandini a Piramide MB), gli ispettori dell’Agenzia hanno registrato numerosi casi di malfunzionamento delle rubinetterie, di incrostazioni calcaree sostanzialmente storicizzate sui pavimenti in gomma, di finiture rotte (piastrelle) e logore (specchi, corrimano) e sporcizia diffusa”.

 “L’auspicio” – conclude l’Agenzia – “è che al dibattito e alla programmazione seguano azioni concrete, affinché Roma non si trovi priva di una rete di bagni pubblici quando arriverà la moltitudine di pellegrini e turisti, che nel corso del 2022 hanno valutato negativamente tale servizio”.

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