La curiosa discussione social tra un cittadino straniero e Atac sul trasporto di Roma

Su Twitter è andato in scena uno scambio di battute (interessantissimo) tra un giovane finlandese che parla con la municipalizzata dei problemi del trasporto pubblico di Roma

La curiosa discussione social tra un cittadino straniero e Atac sul trasporto di Roma


Sui social escono fuori quotidianamente discussioni di ogni genere. Ci sono quelle sterili, un po’ biliose, che rappresentano la maggioranza e che non offrono nulla più di uno sfogo estemporaneo privo di costrutto. 

Ma ci sono anche scambi di battute interessanti, che al di fuori dei social non potrebbero verificarsi e che offrono un quadro di come le stranezze di Roma vengano percepite all’estero. 

Fa certamente parte di questa seconda categoria uno scambio curioso che è avvenuto su Twitter qualche tempo fa. Protagonisti: un giovane cittadino finlandese che lavora per l’International Fund for Agricultural Development e Infoatac.

Cosa c’entra, ci si chiederà, un finnico di passaggio a Roma con il canale Twitter della municipalizzata ai trasporti della Capitale? 

C’entra che il giovane in questione, oltre a conoscere un po’ d’italiano, ha deciso di mettere nero su bianco – via social – la propria costernazione di fronte ai disagi della mobilità capitolina:



In questo scambio piuttosto stringato, tipico di Twitter, sono tuttavia condensati molti temi caldi del tpl di Roma. In primo luogo, la dinamica che vede certi autisti non fermarsi alla pensilina anche di fronte a un chiaro segnale di ‘chiamata’ da parte degli utenti.

L’attento e rigoroso occhio nordico, poi, non ha voluto transigere sulla sfasatura della risposta rispetto alla domanda e ha deciso di andare più a fondo, chiedendo lumi sulle corse successive. Ed è qui che lo scambio ha toccato il punto più alto. 

Al sempre educatissimo finlandese, tra un dubbio e un puntuale ringraziamento per le risposte di Atac, i conti non sono tornati: la municipalizzata dice che la prossima partenza sarebbe stata prevista per le 21,06, ma che fine hanno fatto quelle delle 20,32 e delle 20,49? 

Con il candore di chi è abituato a vivere in contesti in cui il trasporto pubblico funziona alla perfezione, per Jaakov è inconcepibile non rispettare le partenze programmate. Cosa che invece a Roma è frequentissima.

Poi, conversando con un altro utente, il giovane finnico si chiede come mai tutto ciò non sia oggetto di un’indagine, ritenendo infine tutto questo un unicum in tutta Europa:


da Radio Colonna

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