Un tram sul lungotevere tra Clodio e San Paolo

Ci sono progetti di mobilità che potremmo definire soft, a basso impatto sulla viabilità cittadina e al riparo da reazioni indignate e “di pancia” da parte della cittadinanza. Ce ne sono altri, invece, che possono risultare affascinanti ma controversi, fraintesi e considerati pericolosi vagheggiamenti di esperti di mobilità molto idealisti e poco realisti. Il progetto che vi stiamo per raccontare rientra in questa seconda categoria.

Un tram sul lungotevere tra Clodio e San Paolo: l’idea (che farà discutere) di OQ


Si tratta dell’idea – già teorizzata, in forme diverse, da importanti architetti e urbanisti come Italo Insolera – di una tranvia sul Lungotevere che colleghi Basilica San Paolo con Piazzale Clodio, questa volta però proposta da Odissea Quotidiana nell’ambito di Movete Roma, un spazio partecipato in cui condividere idee, progetti e suggestioni sulla mobilità capitolina.

“Il Lungotram, ovvero la tramvia del Lungotevere, consiste sostanzialmente nella trasformazione in tram dell’asse servito dalle attuali linee bus 23 e 280. 

Si tratta di un percorso nord-sud a servizio del centro storico, chiudendo importanti maglie della rete del trasporto pubblico – spiega Odissea Quotidiana – questa infrastruttura ha origine in piazzale Clodio e si innesta per un breve tratto sui binari della tramvia TVA, nella sezione compresa tra piazza del Risorgimento ed il Lungotevere. 

Successivamente il percorso si affianca al fiume Tevere e raggiunge i binari esistenti di via Marmorata. 


Il primo lotto funzionale arriva fino alla stazione Ostiense e a serve il 70% circa del percorso del bus 23.Un successivo prolungamento di 2,2 chilometri sulla via Ostiense consente di arrivare a Basilica S. Paolo sfruttando la predisposizione al centro della carreggiata. 

Si realizza così una corrispondenza con il tram Marconi, la Metro B e la Metro E. Assieme alla TVA, il Lungotram formerà un sistema di assi cardo-decumano in grado di servire capillarmente il Centro Storico, oltre a consentire la riattivazione delle vecchie circolari Esterna Sinistra ed Esterna Destra”.

La lunghezza complessiva dell’opera sarebbe di poco più di 5 km e andrebbe ad innestarsi in un interessante gioco ci connessioni con opere su ferro già presenti, da realizzare o ancora sulla carta. Così, il tram sul Lungotevere creerebbe una connessione tra le fermate future della Metro C a Clodio e San Pietro con le stazioni di Basilica San Paolo, Metro B, passando però anche per Piramide, fermata di tante ferrovie regionali. Ma anche potenziale cardine della Metro E, il progetto nato dal PUMS che prevedrebbe o un potenziamento della Roma-Lido (è il progetto di OQ) o un accorpamento della Roma-Lido e della Metro B1 unendo Jonio con Ostia (progetto di MetroXRoma).

“Il tram del Lungotevere nasce con l’idea di creare un percorso tramviario nord-sud, anche a servizio del centro storico – spiega OQ a Radiocolonna – Questa nuova infrastruttura, prevista anche nello scenario tendenziale del PUMS di Roma Capitale, consentirebbe anche una importante riqualificazione dei viali che costeggiano il Tevere”.

Il tram sul Lungotevere la Capitale ce l’ha già avuto e una viabilità come quella prospettata da Movete Roma ricalcherebbe quella presente a Roma prima del 1960. 

Oggi, un progetto così antico sarebbe funzionale alle nuove sfide della mobilità: una commistione tra vecchio e nuovo, tra una Roma che non c’è più e un’altra che potrebbe sorgere grazie a progetti innovativi e tramite una nuova consapevolezza nella mentalità dei romani, dove la mentalità “autocentrica” ancora è forte e difficile da scalfire.






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