Metro A: aggredito un macchinista. Serve la security ATAC ai capolinea

Risale a ieri, 27 febbraio, l’ultima di una lunga serie di aggressioni nei confronti di lavoratori del trasporto pubblico di Roma: un macchinista della Metro A ha subito una frattura del setto nasale.

Metro A: aggredito un macchinista. Serve la security ATAC ai capolinea

I fatti sono avvenuti alle 16:30 di ieri, lunedì 27 febbraio, nella stazione Battistini della linea arancione. Un passeggero, invitato a scendere perché la corsa era terminata, ha sferrato un pugno in volto al macchinista. 

Il dipendente ATAC è stato portato in ospedale per le cure e dimesso con una prognosi di 30 giorni.

🗣️Il nostro commento a Roma di Sera

Come spesso segnalato dai conduttori delle metro romane, accade quotidianamente che alcuni passeggeri non scendano nell’ultima fermata della linea e debbano ripetutamente essere invitati ad uscire dal personale ATAC, talvolta dovendo abbandonare la cabina di guida. 

Questo rischia anche di creare rallentamenti al servizio a causa delle soste prolungate nelle stazioni o presso i tronchini di inversione.

Questo evento mette in luce la necessità di impiegare il personale della security ATAC anche nelle banchine di arrivo dei capolinea, con l’obiettivo di verificare l’assenza di passeggeri a bordo dei convogli prima della manovra di inversione ai tronchini ed evitare che i macchinisti debbano lasciare la cabina di guida qualora il passeggero resti a bordo, anche a seguito degli inviti effettuati con gli altoparlanti interni al treno.

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