Ancora uno sciopero del trasporto pubblico in questo mese di dicembre già caratterizzato dalle proteste. Questa volta il giorno prescelto è venerdì 16 dicembre, quando bus, tram e metro si fermeranno però in orario serale, dalle 20 alla mezzanotte.
A proclamarlo sono stati Filt-Cgil e Uiltrasporti, che hanno aderito allo sciopero generale proclamato a da Cgil e Uil per protestare contro la Legge di Bilancio 2023.
Si tratta, come detto, della terza protesta organizzata in meno di un mese dopo quella dell’11 novembre e quella di venerdì 2 dicembre, che oltre ai trasporti ha coinvolto i lavoratori di numerosi altri settori tra cui scuola e sanità.
Anche nel caso di venerdì 16 dicembre, la protesta è indetta a livello nazionale e generale e coinvolge vari comparti, scuola e sanità in primis.
Le motivazioni
"La legge di bilancio sottovaluta in maniera inaccettabile un settore strategico per la crescita della nostra economia come quello del trasporto pubblico - hanno detto il segretario generale Claudio Tarlazzi e il segretario nazionale Roberto Napoleoni della Uiltrasporti -
Oltre allo stralcio del rifinanziamento per gli incentivi Ferrobonus e Marebonus, che servirebbero a trasferire quote di trasporto merce dalla strada al mare e alla ferrovia, il Governo non ha inserito nella nuova Legge di Bilancio misure necessarie per un vero processo di sviluppo e trasformazione del trasporto pubblico locale come previsto anche dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
I finanziamenti che il Governo intende stanziare per questo settore sono assolutamente insufficienti e questa mancanza rischia di scaricare i suoi effetti negativi sul mondo del lavoro, sia in termini occupazionali che salariali, a cui poi le amministrazioni locali dovranno inevitabilmente rispondere e far fronte".
da Roma Today
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