Riflessioni sul rapporto Qualità della Vita per i servizi di TPL

Riflessioni sul rapporto Qualità della Vita per i servizi di TPL


L’Agenzia per il Controllo dei Servizi Pubblici Locali di Roma (ACoS) ha pubblicato gli esiti dell’ultima indagine sulla qualità della vita e la relazione annuale relativa al biennio della pandemia: per la prima volta dall’inizio della rilevazione tutti gli indicatori del TPL hanno raggiunto la sufficienza.


Metropolitane 6,3, autobus e tram 6,2, sosta a pagamento 6,1, taxi 6,5, questi sono i voti che l’ACoS ha registrato ad aprile intervistando un campione di più di 5.000 cittadini diversificati per sesso e condizione sociale. 

La 15esima indagine della qualità della vita condotta dall’Agenzia ha segnato un rialzo di tutti gli indicatori del TPL, eccezion fatta per la sosta in discesa rispetto al 6,3 dell’ottobre 2021, confermando un’inedita sufficienza mai conseguita dal 2009.

A spingere al rialzo i voti, ha commentato il TGR Lazio, sarebbe stata anche la particolare fase nella quale è stata condotta la rilevazione, ad aprile 2022 quando erano ancora attivi i potenziamenti del TPL e, aggiungiamo noi, non erano ancora stati avviati i cantieri sulla metro A ed il tram 8. Certamente il voto ha beneficiato dei circa 800 autobus immessi dalla precedente giunta Raggi nel servizio di ATAC tra il 2019 ed il 2021.

Cresce anche la produzione, con i 51,1 milioni di vetture-km delle metropolitane (erano 50,1 nel 2020) e i 92 milioni dei servizi di superficie (erano 85,1 nel 2020), questi ultimi coadiuvati dagli operatori privati risultati idonei dalla gara di ATAC. Resta attestata a circa 24 milioni di vett-km la produzione reale di Roma TPL, calcolata da ACoS scomputando le corse perse per cause giustificabili ai fini delle penali, ossia meno dell’80% del programmato. 

Male, anzi malissimo, le ferrovie concesse con la produzione ridotta di 1/3 in meno di 3 anni.

Guardando ai dati economici l’ATAC chiude per il secondo anno di fila il bilancio in negativo, dopo un timidissimo positivo registrato nel 2018 e nel 2019, grazie al congelamento concordatario dei debiti. Sulla municipalizzata pesano i mancati introiti da bigliettazione crollati dai 272 milioni di euro del 2019 ai 130 del 2020 ed ai 134 del 2021.
Sul fronte contrattuale gli affidamenti continuano sulla scia delle infinite prorogatio, anche se, sembra, i nuovi contratti del TPL dovrebbero essere quasi ultimati. 

Per ATAC, in scadenza a fine anno, le attività endoprocedimentali si sarebbero dovute concludere entro settembre (perciò la discussione delle linee guida in aula Giulio Cesare dovrebbe avvenire a breve), per Roma TPL è pronta da qualche settimana la proposta di aggiudicazione alle nuove società che dovrebbero subentrare.

Nel confronto con le altre città Roma “vince” per offerta solo su Napoli, mentre è largamente battuta da tutte le altre municipalizzate europee e anche dall’ATM di Milano.

Trovano spazio infine, per la prima volta sulla Relazione Annuale, anche le aziende del trasporto pubblico regionale COTRAL, ASTRAL e Trenitalia con interessanti spunti di riflessione anche sulle linee S la cui esperienza si è conclusa a luglio. 

Ultimo, ma non per importanza, anche uno sguardo al mondo dello sharing romano che sarà rivoluzionato dal prossimo anno.

L’Agenzia ha infine pubblicato il cruscotto degli indicatori dei servizi pubblici locali con dati aggiornati ed una nuova veste grafica più fluida e interattiva.

Per una lettura più approfondita dei dati vi rimandiamo alle pagine dell’ACoS e della Relazione Annuale 2021/2022.

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