Roma Lido, cosa chiede il Municipio X

Roma Lido, cosa chiede il Municipio X


Vittime dell'annuncite: secondo la regione nel 2024 sulla Roma-Lido ci sarĂ  un treno ogni 6 minuti, mancano due anni e passa un treno ogni 35 minuti


Roma Lido, che cosa chiede esattamente il municipio X quanto ai treni in piĂ¹? Una delegazione municipale è stata ricevuta dall’assessore Patanè, a cui è stato detto che urgono cinque treni per portare la Roma Lido ad una condizione simile a quella del 2021.

 Lo hanno ribadito i rappresentanti del municipio X che, come promesso dal mini-sindaco Mario Falconi, hanno preso parte ad un incontro con l’assessore capitolino alla mobilitĂ , Eugenio Patanè.

“Ho chiesto di fare una proporzione tra il numero di utenti che sono presenti sulle altre linee metropolitane e quelli che utilizzano la Roma Lido. Il numero tre treni – ha spiegato il presidente Falconi – dovrebbe essere correlato alla domanda di trasporto pubblico relativa. 

PerchĂ© non è possibile che gli abitanti di Ostia e del resto del territorio, siano così penalizzati rispetto agli altri cittadini della Capitale”.

Sulla Roma Lido comunque, giĂ  dal primo luglio, dovrebbe tornare sui binari un altro CAF. “Sarebbe il quinto, visto che attualmente la linea dispone di quattro treni dello stesso tipo, anche se spesso non riesco a viaggiare tutti contemporaneamente” ha commentato il consigliere municipale Andrea Bozzi (lista Calenda) con gli altri capigruppo di maggioranza ed opposizione presente all’incontro. “Abbiamo insistito affinchè tutti e cinque i treni siano messi in esercizio, in modo da riportare la frequenza di passaggio sotto i venti minuti”.

All’incontro ha partecipato pure il capogruppo pentastellato Alessando Ieva. “Abbiamo ribadito l’urgenza di spostare due treni CAF dalla metro A alla Roma Lido per dare respiro ad un servizio che ha raggiunto il suo punto piĂ¹ basso. 

Secondo quanto comunicato dall’assessore capitolino, l’impossibilitĂ  a spostare nell’immediato i due treni dipende appunto dalle manutenzioni di quelli che viaggiano sulle altre linee e che senza l’emanazione di un decreto che possa rivedere e modificare i parametri di valutazione relativi all’efficienza dei mezzi, si rischierebbe la riduzione del numero dei convogli sulle metro”.

da italiasera

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