Disastro Roma-Lido

Disastro Roma-Lido


Corse che saltano, treni affollati, servizio di informazioni sempre più vergognoso, gli orari della Roma-Lido sul sito sono diversi da quelli sui tabelloni. Le persone che si organizzano all'ultimo per arrivare in stazione in tempo e perdono il treno, tutto ciò è inaccettabile, ma lo è ancora meno il comportamento di chi dovrebbe, in silenzio, mettere mano alla situazione

Il Comitato Pendolari Roma-Lido ha catturato un post dell’Assessore alla Mobilità del Comune di Roma, in cui scodella una serie di bugie clamorose, cercando di accreditare l’immagine di sé come brava persona arrivata adesso dal pianeta Marte e che cerca di mettere ordine ai disastri provocati da altri.

Troppo comodo, assessore, troppo comodo. La storia è un’altra e ve la raccontiamo noi.


Eugenio Patane’ Assessore alla mobilità di “tutti” (?) i  romani, su questo ha ragione: occorre rivolgersi a chi “…ha creato questo disastro” sulla Roma Lido

Chi meglio di Lei, che era già consigliere regionale, quando il suo Assessore alla mobilità del Lazio (Michele Civita) iniziava a fare annunci stampa sui famosi 180 milioni per trasformare la Lido in una Metro?

Chi, se non Lei, che era seduto (distratto?) in Commissione regionale infrastrutture a Febbraio 2019? C’erano i rappresentanti del X Municipio e dei Comitati, che chiedevano un “piano urgente di manutenzioni” dei 15 treni, allora in dotazione alla Lido (oggi non più), che altrimenti non avrebbero retto fino all’arrivo dei nuovi, annunciati fin dal 2018: 5 treni di fabbrica, previsti allora per il 2022 (sic!) , e che ancora oggi “…li stanno fabbricando”. 

A chi dirlo, se non al Presidente della VI Commissione regionale infrastrutture (Lei), che mesi dopo ascoltava silente sfilate di rappresentanti regionali e aziendali, per rassicurare  che i disagi sulle ferrovie ex concesse erano alle spalle e l’alba del futuro era già sorta.

A chi dirlo se non a chi interviene, un giorno sì e l’altro pure, a convegni  che annunciano svolte copernicane sui trasporti romani, coi fondi PNRR, o per il Giubileo del 2025, oppure per l’inizio di un evento (Expo a Roma) che neppure ci è stato ancora assegnato? Magari “convegna”  e fa “agorà”, in tandem e con reciproche attestazioni di stima, col Segretario provinciale romano del Suo partito, Mauro Alessandri (ormai solo a tempo perso Assessore regionale alla mobilità).

A chi dirlo, se non a chi ha una tale considerazione delle risoluzioni e mozioni di indirizzo sui temi di sua competenza, votate a grande maggioranza dalle varie assemblee, elette da noi cittadini, da rispondergli nei fatti con atteggiamenti del “Ghe’ pensi mi!”. Quali dirà’ Lei? Ad esempio quelle (proposte e votate da autorevoli esponenti del suo stesso schieramento) che Le chiedono di far riaprire rapidamente il tratto Centocelle-Giardinetti, “temporaneamente” chiuso a agosto 2015 dalla medesima Azienda  di trasporto (Atac SpA) scelta dalla sua Regione è confermata dalla Sua maggioranza più volte dal 2006 a tutto giugno 2022, per s-gestire le tre sorelle di sventura, Roma Nord, Roma Lido e Roma Giardinetti. Quest’ultima di proprietà (ancora stamani) regionale e finanziata (per ora) dalla sua Regione, è in attesa che Lei riesca a “chiuderla definitivamente”, magari con la scusa dell’avvio di futuribili e (per Lei) incerti lavori di trasformazione e prolungamento a Tor Vergata.

Come non dirlo a chi (Lei?) a dicembre 2021, annunciava alla stampa per la Lido a gennaio l’arrivo di 3 treni MA200 “revisionati” e la disponibilità entro giugno di OTTO treni in linea ed oggi si vanta (Lei) di averne solo 4 + “…altri 2/3 nelle ore di punta” (ma sono 2 o sono tre meno 2 vagoni?). Peccato che a Lei non la abbiano informata che quei 3 MA200 non sono arrivati ne’ a gennaio, ne’ a Febbraio e due di loro neppure a marzo e l’ultimo neppure ad aprile! Peccato non la abbiano informata che questi treni, che AVETE validato e collaudati, ci hanno abbandonato a metà viaggio, in stazioni impreviste o in mezzo alle traversine nel nulla, ogni giorno che sono stati impiegati, quando uno o quando l’altro.

Per questo sono spariti da giorni dal servizio e abbiamo viaggiato mediamente con 3 treni e mezzo. Peccato non lo abbia detto a Lei proprio il Dirigente di esercizio di Atac che, sotto la sua ATTUALE gestione e col SUO pratico avallo,  la sua Società Comunale di trasporto ha rimesso  al suo posto, mentre il suo predecessore, Assessore, lo aveva fatto rimuovere! Peccato che Lei scriva di “importantissimi investimenti” fatti dalla (Sua) Regione sulla Lido quando, del MILIARDO e mezzo di euro di investimenti straordinari pluriennali, previsti sulle tre ferrovie REGIONALI ex-concesse, neppure 100 milioni provengono da fondi della Sua Regione, ma siano quasi tutti fondi di piani governativi di investimento: Fondo nazionale complementare al PNRR (2021), del Fondo per il trasporto rapido di massa (2019), Fondi M.I.T. per la sicurezza delle ex concesse post disastro di Andria (2017), Fondo di sviluppo e coesione (2016 e avanzi 2000-2007) e addirittura dell’Accordo quadro col Ministero dei Trasporti del 2002 (sic!). Non è informato che Lei e la sua Regione quasi tutti li dovete ancora spendere???

Ma avete finito di spendere nel 2021 anche quelli del 2002 (!) per il “Revamping” di 19 treni MA100 (rigirati dalla Metro A stra-usati), mai arrivati tutti, sistemati in pochi esemplari, spariti tutti dalla Lido da anni, ma “in nome dei quali” la sua Regione e la sua Azienda di trasporto ha continuato a sprecare i “denari di Pantalone” su costose e inefficienti manutenzioni straordinarie di altri treni, anch’essi  rifilati dalla Metro A alla Lido: i citati MA200. 

Forse per questa e per altre tre questioncine di Atac e Regione,  che si dovrebbe parlare di un ipotetico interessamento della Corte dei Conti, per danno erariale, o della Magistratura ordinaria per peculato per distrazione o falso ideologico, non certo per il passaggio in comodato e adattamento, con 140/150.000 euro cadauno di soldi messi dalla Regione (questi si sono veramente soldi regionali) di due treni CAF300 della Metro A. 

Noi pure ci viaggiamo, come sulla B e su altre linee su ferro, pagando anticipatamente abbonamenti, e forse più frequentemente di Lei.

da OstiaRoma - il blog del Comitato Pendolari Roma Ostia

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