La situazione di Roma Metropolitane

La situazione di Roma Metropolitane


La situazione di Roma Metropolitane, messa in liquidazione dalla precedente Giunta, è stata oggetto di una Commissione Mobilità mercoledì 26 gennaio. Questo il report completo della commissione a cura di #DirettamenteRoma


Assessore alla Mobilità, Eugenio Patanè: "Dobbiamo garantire che Roma Metropolitane possa continuare ad esistere in maniera tranquilla, garantendo il pagamento degli stipendi e il funzionamento della società. Per questo mese non abbiamo avuto problemi. Porteremo in Giunta una delibera con la quale anticiperemo il contratto di servizio, garantendo il funzionamento della società. 

Tutto questo è legato alla risoluzione del contenzioso. Da questo non si scappa. O viene eliminato, gestito o confinato in determinati ambiti, oppure noi tra due mesi staremo parlando di un altro scenario, ma non voglio spaventare nessuno."

Zannola (PD): "L'Assessore ha fatto un'illustrazione che ci lascia ottimismo. La lettera presentata dalle associazioni sindacali è uno dei motivi per i quali abbiamo deciso di convocare oggi."

Filt CGIL, Venturini: "Ringraziamo l'Assessore per la spiegazione pratica e tecnica. Noi rappresentanti sindacali abbiamo un interesse che ci pone più verso l'attenzione ai dipendenti. In questo momento non abbiamo molta facilità nel reperire notizie. 

I lavoratori sono stremati da queste situazioni, e l'incertezza che va avanti non ci fa rasserenare più di tanto. Siamo in attesa, e per carità abbiamo creduto in questa nuova organizzazione. Diamo fiducia, però giustamente vorremmo possibilità di avere qualche notizia in più.

La società dialoga poco con noi, e se lo fa, lo fa per vie istituzionali. I problemi della società ci sono, ma ci sono anche quelli legati ai dipendenti. Abbiamo visto la messa in cassa integrazione per alcuni dipendenti, che per una società partecipata al 100% dal Comune è un qualcosa di unico, ma non per tutti è stata accettata, e non siamo riusciti ad avere tutta la motivazione. Magari avremmo potuto aiutare l'azienda. 

Siamo indietro su tutto, anche per il tema della salute e della sicurezza nella sede. Siamo fermi con la formazione del personale e gli interventi di ammodernamento della sede.

Siamo tutti disposti ad aiutare i lavoratori, la società e ci siamo sempre battuti affinché la città di Roma potesse avere un'infrastruttura del ferro degna di questo nome."

Fit CISL Lazio, Ceravolo: "Abbiamo chiesto l'incontro per due tematiche. La prima riguarda le tempistiche per la messa in bonis dell'azienda. La seconda è rappresentata dalle condizioni dei dipendenti. 

Siamo convinti che Roma Metropolitane debba tornare in bonis, per beneficiare dei finanziamenti che serviranno a modernizzare le infrastrutture della mobilità della città. Serve un'azienda sana e snella per raggiungere questi obiettivi. Serve anche un cambio di passo rispetto al passato, dando un cambio di indirizzo anche ai vertici aziendali. Servono tempi certi per tornare in bonis, e non possiamo aspettare troppo tempo. 

Si deve sciogliere anche il nodo dei contenziosi. Se il contenzioso rimarrà a Roma Metropolitane, non si raggiungerà mai una stabilità aziendale. Il contenzioso mette a rischio anche il prosieguo dei lavori.

Quando ci sono i contenziosi il Comune di Roma potrebbe anche non intervenire, non essendo chiamato in causa. Si dovrebbe trovare una soluzione anche a questo nodo. 

Ci sono un po' di perplessità sulla gestione della società, e viene anche da un indirizzo politico passato che ha messo in ginocchio l'azienda. Oggi rischiamo di doverci fermare in qualsiasi momento. Non c'è manutenzione in nessun settore dell'azienda. C'è bisogno di un cambio di passo anche qui.

Ci sono altre criticità che percepiamo maggiormente noi lavoratori, come il lato stipendi. Dietro di noi ci sono tante famiglie. Ci sono problematiche non solo lavorative, ma anche umane. In questi anni abbiamo perso 50/60 tecnici circa, e sono una grande perdita. Se vogliamo andare in bonis, andranno recuperati in qualche modo. 

C'è anche il tema della cassa integrazione, sul quale siamo stati un unicum, essendo stati messi due volte nel 2021 in cassa integrazione. Siamo sempre stati critici verso queste scelte dell'azienda.

E poi c'è il nodo dei bilanci dal 2018 al 2020, sui quali la Corte dei Conti ha espresso dubbi definendoli non attendibili. Vorrei chiedere come, e se si interverrà per la loro modifica. Vorrei anche conoscere come andrà a finire l'approvazione del Bilancio del 2021, visto che ci troviamo anche in quella fase. Molto probabilmente saremo in passivo, ma ai fini del ritorno in bonis vorremmo capire cosa si intenderà fare.

Noi come organizzazioni sindacali dovremmo in qualche modo monitorare l'avanzamento degli atti per il ritorno in bonis, magari riaggiornandoci."

UIL Trasporti Lazio, Propana: "La vertenza di Roma Metropolitane è ormai all'ingresso del suo sesto anno di vita. Le cause di tutto ciò le conoscete molto bene. Ringrazio l'Assessore per la presenza e per averci illustrato le strategie. 

E' nostro assoluto interesse, sia come lavoratrici che cittadini, che l'operazione di messa in bonis abbia successo. E' fondamentale che si riesca a risolvere la questione di Roma Metropolitane in maniera inequivocabile, impedendo che si possano ripetere gli stessi problemi in futuro.

Roma Metropolitane è un'azienda strategica, e lo è stato dichiarato anche dalla precedente Amministrazione. Quando un'Amministrazione giudica tale un'azienda, la deve poi sostenere, cosa che invece non è avvenuta. Ricordo che Roma Metropolitane ha un unico socio, un unico committente e un unico cliente. L'azienda è andata in grave crisi, e a sua volta ha scaricato tutto sui lavoratori. E' fattuale. La crisi è stata scaricata sui lavoratori e le lavoratrici, i quali in parte hanno accettato in parte la situazione, a volte è stato imposto, per permettere all'azienda di uscire dalla situazione critica.

Non abbiamo una formazione da molto tempo, non parliamo di gratificazioni o di avanzamenti di carriera. Roma Metropolitane in questi anni ha perso molte personalità, ma le ha perse soprattutto Roma. Quando i nostri colleghi se ne sono andati a causa della crisi aziendale, le loro funzioni e le loro mansioni sono state redistribuite all'interno dell'azienda con i lavoratori rimasti. Tutto questo è avvenuto mentre era in corso una vertenza pesante, ci saltavano gli stipendi, manifestavamo, ci venivano negati diritti fondamentali. 

Abbiamo traghettato e consegnato a questa Amministrazione uno strumento con le ossa rotte, ma che è vivo. Abbiamo la possibilità di farlo tornare a vivere. Ma è fondamentale che all'interno di Roma Metropolitane vengano ripristinati i diritti fondamentali per i lavoratori e le lavoratrici.

Non vogliamo più parlare di problemi, ma di quello che sappiamo fare e di quello che possiamo offrire alla città, che ha bisogno di molte infrastrutture. 

Sono saltati i processi industriali all'interno dell'azienda, e vanno ripristinati anche in questa fase di attesa. Ho sentito il Sindaco Gualtieri pronunciare una parola bellissima per noi: concertazione."

Filt CGIL Roma, Cartacci: "Abbiamo potuto comprendere la situazione attuale e come l'Amministrazione intende procedere. 

Va assolutamente fatto un plauso ai colleghi che lavorano all'interno della città. Proprio perché siamo convinti che con voi ci sarà un dialogo di concertazione rispetto al passato, iniziamo a pensare a piani b. Fermo restando che il nostro obiettivo è proteggere un'azienda importante come Roma Metropolitane, qualora non si dovesse trovare un dialogo positivo con la Corte dei Conti dovremmo pensare ad alternative."

Fit CISL, Lorenzi: "Cercavamo che i lavoratori e i loro responsabili potessero parlare delle loro situazioni. Quello che chiediamo è di avere un timing su quelle che saranno le operazioni svolte. Sono cinque anni che stiamo ripetendo sempre le stesse cose, e diventa ridondante parlarne. La situazione di Roma Metropolitane è stata, ed è, sotto gli occhi di tutti. 

Dovremo avere tutti la possibilità e l'opportunità di concentrarci affinché sia possibile avere un dialogo fra tutti. Noi continuiamo a ritenere l'azienda un asse importante della mobilità di Roma. Noi ci crediamo molto, e pensiamo ci siano le possibilità e le professionalità all'interno dell'azienda. 

Per l'ennesima volta vi chiediamo che l'azienda non vada a gambe all'aria."

Carpano (Lista Calenda): "Il tema è annoso, e ricordo quando l'Assessora Meleo tuonò contro la società, che non aveva alcuna colpa. E' una notizia positiva la volontà di voler superare il contenzioso. Allo stesso modo, quando sento parlare di piani b penso: non siamo capaci di mettere su un'azienda che funzioni e che stia sul mercato, capace di attrarre le migliori competenze, come a Milano?

Mi auguro vena rimessa in bonis l'azienda perché abbiamo molti progetti dei quali abbiamo bisogno. Ma come evitiamo che l'azienda e i lavoratori tornino allo stesso punto? Si dovrebbe andare a vedere cosa hanno fatto gli altri comuni per evitare queste situazioni. Se continuiamo con questo sistema, che carichiamo Roma Metropolitane di oneri che il Comune non può permettersi, le cose non cambieranno."

Di Stefano (UDC-FI): "Credo sia difficile dare la stazione appaltante al Dipartimento. Conoscendo un po' la macchina del Comune di Roma non penso sarebbe in grado di gestire una mole di lavoro simile.

Vorrei sapere se è regolare il fatto che l'Amministrazione Comunale possa sostituirsi e pagare con risorse proprie gli stipendi dei lavoratori. Non so se ci sono stati pareri. 

E' possibile sentire anche le controparti? Sentiamo solo una versione, quella dell'Amministrazione Comunale ma non siamo mai riusciti a parlare le versioni delle controparti."

Zannola (PD): "Per controparti chi intende?" 

Di Stefano (UDC-FI): "Controparti nel contenzioso, per vedere se coincidono le parti."

Mennuni (FdI): "Apprezzo ogni sforzo messo in campo dall'Amministrazione per cercare di risolvere la situazione e il contenzioso, mettendo in bonis l'azienda. Riteniamo che le professionalità presenti nell'azienda sono una risorsa importante per la città.

Mi pare di aver capito che gli stipendi sono stati messi al sicuro per gennaio e non solo. Ricordo le tribolazioni legate a questo aspetto. Però non si può proseguire con questi stop and go.

Credo che l'Assessore e il Sindaco stiano facendo valutazioni a tutto tondo. Lo sforzo è accompagnato da una previsione: se gli sforzi non dovessero andare a buon fine, come si agirà?

La Linea C è assurdo che si fermi a Colosseo, e che arranchi fino a Venezia. Deve andare avanti fino a Grottarossa, e ce lo chiedono anche i cittadini dei territori. Permetterebbe di liberare dal traffico e dalle polveri sottili una zona critica. 

Noi abbiamo l'esigenza che questa metropolitana venga realizzata, e non nei prossimi 50 anni, ma in tempi ristretti. Abbiamo la speranza di salirci e di passare dai Castelli alla zona della Cassia."

Liquidatore Roma Metropolitane, Mazzotto: "Con questa Giunta abbiamo un livello di confronto che purtroppo non è stato possibile avere con la precedente. Capisco benissimo il disagio dei lavoratori. Io sto amministrando la società e al tempo stesso stiamo progettando il piano di risanamento. L'ultima versione è stata inviata il 30 ottobre.

Abbiamo fornito al Comune informazioni, che quest'ultimo sta usando per interloquire con la Corte dei Conti. 

Da quando sono arrivato la situazione è stata sempre difficile, impedendo di operare serenamente e lavorare solo alle opere. Ho dovuto guidare una macchina in corsa e fare allo stesso tempo il tagliando. Alcune scelte sono state dolorosissime, ma necessarie.

L'azienda continua a soffrire di un'impostazione antica per la quale il contratto di servizio scaduto non solo era poco congruo, ma prevedeva in modo strumentalizzato che l'azienda manlevasse il Comune. 

Il tema fondamentale che viene affrontato nel piano di risanamento è proprio la natura del rapporto col socio. Roma Metropolitane agisce sulla base di un incarico dato dal socio per la realizzazione di opere.

Alcune scelte sono state difficili e dolorose. Non sono state fatte per arricchirsi, e dover ricorrere ad ammortizzatori sociali è stata un'azione tristemente necessaria. Le istanze per la fis sono ancora al vaglio dell'Inps, che non ha ancora nè rigettato e nemmeno confermato. L'Inps emetterà un provvedimento, e i lavoratori ne saranno informati. Se i sindacati volessero agire sull'Inps per chiedere maggiore celerità, sarebbero d'aiuto.

Tutte le giuste rivendicazioni dei sindacati purtroppo discendono soprattutto dalla crisi finanziaria che non rende disponibili fondi, se non per pagare faticosamente gli stipendi. Solo grazie allo sforzo congiunto con Dipartimento e Assessorato è stato possibile di volta in volta pagare gli stipendi. 

Purtroppo i fondi sono carenti e questo si nota anche sulle mancate manutenzioni. Abbiamo avuto problemi con l'impianto di riscaldamento in sede, e ho chiesto al responsabile un prospetto degli interventi minimi necessari. Se ci sarà cassa per svolgerli, li svolgeremo. Adesso non abbiamo modo di procedere, anche se sono necessari.

In passato mi sono dovuto battere contro alcune scelte dell'Amministrazione precedente. La società è monocliente e monosocio, perciò è il socio a decidere cosa far fare alla società. Nel piano di risanamento abbiamo previsto una serie di incarichi, e il paniere di incarichi che abbiamo previsto per il prossimo triennio è imponente. 

Il piano di risanamento è ambizioso, prevede un ritorno in bonis e produrrebbe utile verso il secondo e terzo anno.

Mi auguro che la Giunta, l'Assessore e il Sindaco riescano a spiegare in maniera accurata il tutto alla Corte dei Conti. 

Capisco il disagio e la fatica. Non saprei come chiedere aiuto ai sindacati in questa fase, data la tipicità della situazione. 

Successivamente alla messa in bonis si tornerà a parlare immediatamente di formazione, interventi.. Purtroppo attualmente non ci sono le risorse economiche per affrontare questi temi."

Roma Metropolitane: C'è un blocco del turnover, perciò le persone escono ma non possiamo sostituirle. C'è stato un blocco degli straordinari. 

Abbiamo provato a fare insieme alcuni accordi per cercare di limitare i cosi, sulle festività, le ferie. Abbiamo cercato in tutti i modi di andare avanti con disponibilità che erano sempre più ridotte. Il tutto provando ad andare avanti con le attività, rispettando le scadenze. Tutti quanti hanno avuto la loro parte di disagio. 

È evidente che siamo tutti quanti fiduciosi che questa situazione possa definitivamente riprendersi, anche perché abbiamo molti processi in ballo, bloccati da tempo."

Liquidatore Roma Metropolitane, Mazzotto: "Per quello che so, i due tecnici che dovrebbero validare il piano per il Comune sono stati individuati ma non ancora incaricati. L'aggiornamento del piano è sostanzialmente completo, per recepire le nuove osservazioni della Giunta. 

Per quanto riguarda i bilanci, per legge una volta depositati non si possono modificare. La Corte dei Conti ha scritto in punta di piedi, perché se avesse scritto che non erano attendibili, sarebbe dovuta andare in Procura. Noi non possiamo andare in Camera di Commercio e modificare. Abbiamo scritto i bilanci applicando in maniera coerente i principi contabili."

UIL Trasporti Lazio, Propana: "È vero che noi rappresentanze sindacali non abbiamo mai potuto sederci ad un tavolo con i vertici aziendali per discutere del futuro dell'azienda, degli esuberi e dei licenziamenti. Noi non c'eravamo. Abbiamo cercato un confronto per tutti e 5 gli anni, anche quando si era arrivati ad uno scontro. In uno di questi momenti siamo stati anche sgomberati dalla Polizia. 

Non siamo stati convocati quando in presenza di uno squilibrio economico grave si stavano cercando soluzioni.

Vorrei chiedere e capire cosa ha comunicato l'Inps all'azienda il 29 dicembre scorso. Voi avete comunicato alla fine di dicembre che l'Inps aveva anticipato possibilità di rigetto. Basterebbe essere trasparenti e farci leggere anche a noi. 

Quando ci avete convocato a luglio per le domande di fis, noi abbiamo fatto delle domande semplicissime, chiedendo dei dati e numeri certi, fattuali. Era nostro diritto chiedere quale fosse la liquidità rimasta a Roma Metropolitane. Ma non ci avevate risposto.

Non c'è stata sempre trasparenza."

Liquidatore Roma Metropolitane, Mazzotto: "Sul tema della fis è stato necessario modificare le domande. Le istanze di fis per crisi aziendale, corredata purtroppo da tutti gli elementi, è al vaglio dell'Inps. Non riteniamo utile e necessario condividere le interlocuzioni con Inps. Quando arriverà un loro provvedimento, tutti i lavoratori verranno informati. Ci auguriamo che vengano accolte tutte le istanze.

Riguardo la liquidità residuale, al netto di alcuni pagamenti dei quali non sono a conoscenza, rimarrebbero in cassa circa 900mila euro, che non bastano per il futuro."

Zannola (PD): "Nell'introduzione alla commissione l'Assessore ha dato un'idea chiara dell'indirizzo di questa Amministrazione. Un indirizzo che porta alla messa in bonis dell'azienda. Pensiamo sia un'azienda strategica, ma non basta solo dirlo, va anche perseguito come pensiero. 

Serve sicuramente un'alleanza tra Amministrazione, lavoratori e città. Ci deve essere un dialogo costante. Non sarà l'unica convocazione dedicata a Roma Metropolitane.

Rispetto alle opere specifiche noi inizieremo ad approvare il PUMS, sperando di metterci poco tempo."

Liquidatore Roma Metropolitane, Mazzotto: "Aggiungo che l'interlocuzione col Consorzio Metro C, in prospettiva con la Corte dei Conti, è di una delicatezza e una complessità tale che occorrerebbero molte ore per comprendere tutti i dettagli."

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