Atac, arrivano gli autisti in affitto

Atac, arrivano gli autisti in affitto


Atac non assume più. O meglio, non assumerà più attingendo dalle graduatorie ma si servirà, per i prossimi due anni, delle agenzie interinali. Ciò significa via libera ai lavoratori, in particolare gli autisti, presi senza un contratto diretto con l'azienda di trasporto pubblico.

Si tratta di un provvedimento, firmato dal direttore generale Franco Giampaoletti, che servirà, stando alla dichiarazione di quest'ultimo, per "realizzare la flessibilità del lavoro" e "fare fronte a esigenze straordinarie di natura organizzativa/produttiva che non possano essere soddisfatte con il personale in servizio". 

Insomma, Atac per migliorare il servizio di superficie, che da anni ormai tra corse perse e ritardi è assolutamente inefficiente, ha pubblicato un bando per un accordo per la somministrazione a tempo determinato di operatori di esercizio. Immediata la reazione dei sindacati i quali si sono dichiarati contrari a questo scenario.

Concretamente l'intenzione di Atac è quella di creare un bacino di autisti che vengano chiamati a seconda della necessità. Liberandosi di fatto dei costi che comporta avere un rapporto di lavoro diretto.

L'accordo

Gli autisti anche quando saranno in servizio, viene ben specificato nel bando, non saranno alle dirette dipendenze di Atac. Quest'ultima si limiterà solamente a versare i corrispettivi previsti all'agenzia interinale in base a quante ore abbia lavorato il conducente. 

Il trattamento retributivo è quello previsto dal vigente contratto nazionale di lavoro e della contrattazione di secondo livello più un aggio del 5%.

L'accordo durerà 24 mesi e il numero massimo di ore lavorative da somministrare è 146.250. L'agenzia interinale che riuscirà ad aggiudicarsi l'appalto deve essere in grado di fornire giornalmente 150 autisti.

L'azienda ha preso queste decisioni perché, spiegano a Il Tempo, il bacino di interinali serve per non farsi trovare impreparati in caso di necessità improvvise. 

Ad esempio come accaduto durante il G20 quando sono state chiuse le metro per motivi di sicurezza e utilizzate al loro posto delle navette sostitutive. Nonostante il G20 fosse un evento straordinario, le navette nelle Capitale servono giornalmente dal momento che sono numerose le fermate della metro A e B ancora chiuse nonostante i lavori, nella maggior parte di queste, siano stati cominciati da mesi. 

A maggior ragione gli autisti diventano indispensabili se il nuovo contratto di servizio di Roma capitale disporrà un aumento dei chilometri da percorrere.

I sindacati

Fermamente contraria è la posizione dei sindacati. Già lo scorso luglio in 200 tra autisti e operai avevano protestato sotto al Campidoglio chiedendo certezze. La, ormai ex, sindaca Raggi in quell'occasione aveva cercato di calmare i precari assicurando che sarebbero stati assunti altri 120 nuovi autisti. Una promessa che non ha mai trovato riscontro nella realtà. E che oggi, per i sindacati, sembra essere anche peggio di quanto si aspettassero.

Roberto Ricci, responsabile del dipartimento mobilità della Fit Cisl Lazio afferma: "Non se n'è mai parlato, e non sembrava questa la direzione che Governo, Regione e Comune volessero intraprendere dopo lo scoppio dell'emergenza Covid". E aggiunge: "Qui non siamo nemmeno al precariato ma a un "sotto precariato" che fa schifo, se si pensa che questi autisti restano alle dipendenze dell'agenzia interinale e che quindi non saranno mai assunti da Atac. 

Se ci sono da fare più chilometri - continua sempre Ricci - per il contratto di servizio, si utilizzano lavoratori assunti in pianta stabile, non interinali". Molto critico anche per quanto riguarda la questione eventi straordinari dal momento che ritiene che Atac ce l'abbia "sempre fatta con la sua forza lavoro senza che siano mai stati problemi". Si domanda poi come mai nonostante esista una graduatoria di 300 autisti, l'azienda non abbia intenzione di attingere da quella.

Ancora più duro Claudio De Francesco, sindacalista Uiltrasporti: "Al peggio non c'è mai fine questa è una cosa assurda, una furbata dell'azienda per avere lavoratori a basso costo".

da Il Giornale




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