La battaglia continua dei disabili contro i disservizi nelle stazioni della Roma-Lido

La battaglia continua dei disabili contro i disservizi nelle stazioni della Roma-Lido


E' pesante il report sull'accessibilità della Roma-Lido per un disabile: "Numeri che non dovrebbero esistere in un paese civile". Questa la situazione fotografata dal Comitato Pendolari




Ascensori rotti o in manutenzione e scale mobili ferme, la storia è sempre la stessa nelle stazioni della Roma-Lido di Acilia, Vitinia e Casal Bernocchi solo per citarne alcune. Ma a turno, i disservizi dei quali pagano le conseguenze soprattutto i disabili, non risparmiano nessuna stazione di questa ferrovia, sempre troppo nota più per i malfunzionamenti.

Il viaggio di una giornata drammatica tipo, ha voluto raccontarcela Mauro Bacchiocchi, un disabile in carrozzina residente nel territorio del X Municipio, spesso costretto a restare sul treno, arrivare al capolinea e tornare indietro, rinunciando ad andare dove vorrebbe, perché non può scendervi con l’ascensore.

E’ pesante il report sull’accessibilità della Roma-Lido per  disabili, anziani e mamme con il passeggino: “Numeri che non dovrebbero esistere in un paese civile”

Il viaggio della speranza di cui parliamo oggi, non è come al solito a bordo dei treni della Rom-Lido, ma quello decisamente più complicato, che all’interno di quasi tutte le stazioni tra Roma e Ostia, devono fare disabili e persone con problemi di mobilità a vario livello, per uscirne.

Ascensori rotti e scale mobili ferme, hanno ormai segnato in negativo la quotidianità dei disabili del territorio, di cui oggi si fa portavoce, anche perché non ha mai perso la voglia di combattere e denunciare, Mauro Bacchiocchi, un disabile in carrozzina residente nel X Municipio:

“Ho fatto denunce su denunce – spiega Bacchiocchi – ma non basta, certe cose bisogna solo raccontarle perché la gente si renda conto. Quello che è successo è incredibile ma tristemente vero – aggiunge – ed è successo ieri, quando per disperazione non potendo scendere alla stazione che mi interessava, non sono sceso dal treno per oltre un’ora aspettando di tornare indietro”.

“Il viaggio per me doveva terminare ad Acilia – spiega il disabile – ma vedendo l’ascensore in manutenzione non sono sceso dal treno e sono arrivato fino a Casal Barnocchi, dove sono sceso illudendomi che lì avrei potuto prendere l’ascensore, ma nulla, non funzionava. Ho atteso a quel punto che arrivasse l’altro treno per arrivare a Vitinia ma “altro giro altra corsa”, l’ascensore era rotto anche in quella stazione”. 

“Se non fosse così assurdo – conclude Mauro – ci sarebbe da ridere, nel pensare che per scendere alla mia fermata di Acilia e uscire dalla parte dell’ascensore funzionante, sono arrivato a Piramide e tornato indietro, praticamente senza mai scendere dal treno”.

La storia di Mauro Bacchiocchi, è amaramente confermata purtroppo, anche dall’ultimo pesante Bollettino del Comitato Pendolari della Roma Lido, sulla situazione nel mese in corso, dell’Accessibilità delle Stazioni della Roma-Lido e dintorni, per i Passeggeri con Mobilità Ridotta e problemi di deambulazione o che viaggia con carrelli, passeggini o port-enfant al seguito.

I numeri rappresentati nel report non sono quelli di un paese civile. Parliamo infatti di ben quindici impianti di elevazione bloccati sui trenta esistenti tra le stazioni Cristoforo Colombo e Vitinia. Mentre sono addirittura non accessibili le prime 4 stazioni di Ostia, di cui le prime 3 sono anche chiuse al servizio viaggiatori “sine die”.

La situazione non migliora per in molti dei bus navetta sostitutivi (nuovi arrivi del territorio) RL4-C.Colombo-Lido Centro, dove non ci sono nemmeno le pedane per l’accesso per i disabili.

Non accessibili, proprio come raccontato dall’utente disabile di Acilia, risultano anche gli ascensori della Stazione di Acilia (ascensore per PSP), Bernocchi, Tor di Valle e Vitinia, e in quest’ultimo, l’ascensore guasto è quello nella direzione Ostia.

Ma anche spostandosi verso Roma non illudiamoci che i servizi siano maggiormente fruibili. Non utilizzabile perchè fermo, è infatti l’ascensore di Basilica S.Paolo per Rebibbia/Jonio. E nel lontano marzo ATAC annunciò la “fine” dei lavori di revisione su alcuni impianti, ma ad oggi ancora non è in grado di comunicare le date di riapertura.

Ferme sono anche le scale mobili a Ostia Antica; quella per Roma ad Acilia, a Magliana ne funzionano 3 su 6; non funzionano tutte quelle in salita a Piramide Metro B lato RFI Ostiense (2 su 2) ed anche le due del bin.4 di Basilica di San Paolo (passeggeri in arrivo da Ostia/Acilia). Per altro, le ultime non segnalate sul sito web di Atac.

Situazione disastrosa poi nella Metro B, dove continuano ad essere inaccessibili tutte le stazioni da Rebibbia a Policlinico (chiusa l’ultima da novembre) e oggi inaccessibili anche Eur Fermi e S.Paolo (ascensori).

Sempre a rischio inaffidabilità sono anche i montascale a Colosseo, Circo Massimo e Cavour. Pur con capienza massima inopportunamente portata dalla Regione Lazio all’80% di bus e treni, permangono inutilmente chiusi i passaggi coperti interni a raso tra Porta San Paolo e Piramide e tra PSP/Piramide e stazione Ostiense RFI.

Due parole poi, vanno spese anche per i tabelloni elettronici di avviso a Tor di Valle (dir. Ostia) e uno dei 2 del bin.2 di Magliana, guasti da mesi, e che danno quasi un segnale che anche del tempo di tutti e quindi anche dei disabili, non si abbia alcun doveroso rispetto.

da Canale10




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