Aumento strisce blu, Gualtieri smarca: “Indiscrezioni prive di fondamento”

Aumento strisce blu, Gualtieri smarca: “Indiscrezioni prive di fondamento”


L’ipotesi dell’aumento delle strisce blu, contenuta secondo alcune indiscrezioni all’interno di una delle 23 delibere che il neo sindaco vorrebbe approvare nei primi mesi di governo, è stata smentita da Gualtieri stesso: "Noi abbiamo detto che le potenzieremo come numeri così come le corsie preferenziali. Tutto il resto sono indiscrezioni prive di fondamento”.




Il costo dei parcheggi non aumenterà, almeno per ora. Così il sindaco Roberto Gualtieri ha commentato a margine di una visita a Tor Bella Monaca, rispondendo a chi gli chiedeva di commentare le voci su eventuali aumenti delle tariffe sulle strisce blu. Ma se gli automobilisti possono tirare un sospiro di sollievo, certamente il tema prima o poi andrà affrontato.

Per chi si muove in macchina, infatti, Roma rappresenta una delle città meno care in termini di parcheggio: attualmente il tariffario prevede un costo di 1,20 €/ora all’interno della ZTL e di 1,00 €/ora per tutte le zone al di fuori della stessa. Esistono poi delle agevolazioni, fin troppo lasche per i portafogli, che consentono di sostare 8 ore con soli 4 euro o gli abbonamenti fissati a 70 € al mese.

A raccontare la facilità di parcheggiare a Roma pagando poco è il confronto con le altre capitali europee. Londra, con la sua durissima congestion charge, fissa il prezzo del parcheggio in centro a ben 6 sterline/ora, ossia circa 7 €/ora. A passare sotto la tagliola sono anche le automobili ibride ed elettriche che, sebbene più ecologiche, devono pagare il consumo del suolo 4,4 sterline, poco più di 5 € per ogni ora. Ad Amsterdam (Olanda) l’esborso è ancor maggiore: 7,50 € per ogni ora di sosta. Su Berlino vige da anni un sistema di “low emission zones” (zone ad emissioni ridotte) per le quali è necessario pagare un tributo per i fumi di scarico versati: si va da 2 €/ora per le zone paracentrali fino a 4 €/ora. Di contro si può scegliere di lasciare l’automobile in uno dei tanti parcheggi di scambio col traporto pubblico. Il costo? Tra i 50 centesimi e 1,50 € al giorno.



Sì, perché a distinguere Roma da queste grandi città è l’efficienza del sistema di trasporto pubblico di massa, che è anche l’argomento più utilizzato nella Capitale per opporsi a qualsiasi rimaneggiamento delle tariffe di sosta: “prima si aumenti il trasporto pubblico, poi (forse) le strisce blu”, si dice.

Ciò che sfugge al dibattito cittadino è che l’aumento delle tariffe delle strisce blu, che nel caso romano dovrebbe riguardare anche una zoonizzazione dei costi, è già in sé e per sé una forza di rafforzamento del trasporto pubblico. Il motivo è presto detto: se aumenta il costo del parcheggio, diminuiscono le persone che utilizzano l’automobile, quindi i mezzi pubblici scorrono più agevolmente per strada. Si agisce, come dicono i tecnici, sulla ripartizione modale degli spostamenti sistematici favorendo il trasporto pubblico.

Sicuramente prima di aumentare i prezzi è necessario andare a differenziare dei prezzi, ipotesi già prevista nel Piano Generale del Traffico Urbano (2015) e nel Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (2019): non è possibile che parcheggiare all’EUR costi quanto sostare davanti il Colosseo, per citare un esempio concreto. Ed è proprio limitatamente nelle zone centrali che si dovrebbe sperimentare un incremento ad almeno 1,50 €/ora.

L’ultimo a provare la stangata fu proprio Ignazio Marino, che dopo tre bocciature al TAR del Lazio fu costretto ad abbandonare qualsiasi altro tentativo. Il neo sindaco Roberto Gualtieri, forse per prudenza, forse per non consumare fin da subito il consenso faticosamente ottenuto, oggi ha preferito non sbilanciarsi sul tema.

Spostarsi in automobile è troppo facile e nessuno, al momento, vuole fare qualcosa a riguardo, questa è la verità sottesa. Ed in una città dove il 50% degli spostamenti è al di sotto dei 6 km, ci vorrà molto coraggio per toccare coraggio per intaccare il bene più caro ai romani. L’emancipazione dall’automobile tuttavia non è più rinviabile: Roma ne ha bisogno.

da Repubblica





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