Nasce la MetroMare, ma ora abbiamo la Roma-Lido

Nasce la MetroMare, ma ora abbiamo la Roma-Lido


La Roma-Lido cambia, almeno nelle promesse della Regione Lazio, proprio in concomitanza dello sciopero, venerdì 17. Conferenza che promette scintille, visto che è a porte chiuse e senza contraddittorio





Questa mattina, 17 settembre, il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, apparirà in Sala Tevere nel palazzone della Regione davanti ad un ristretto auditorio, cui non sono stati invitati sindacati, associazioni di consumatori e, ovviamente, il Comitato Pendolari Roma Ostia, che ben più di altri sono i diretti interessati alle vicende delle ferrovie regionali ex- concesse Lido, Nord e Giardinetti

Ovviamente incontro a porte chiuse, senza rappresentanti di cittadini, pendolari e lavoratori: un'iniziativa pro domo loro. 

Questo il comunicato dei Pendolari di quel che rimane della Roma-Lido “Commento” alle prossime dichiarazioni dell’Presiedente della Regione Lazio

“La Roma Lido fa schifo…” ?

Questa mattina, 17 settembre, il Presidente della Regione Lazio, on.le Nicola Zingaretti, apparirà in Sala Tevere nel palazzone della Regione davanti ad un ristretto auditorio, cui NON sono stati invitati sindacati, associazioni di consumatori e, ovviamente, il Comitato Pendolari Roma Ostia, che ben più di altri sono i diretti interessati alle vicende delle ferrovie regionali ex- concesse Lido, Nord e Giardinetti.

Da quando le prese in carico la sua Giunta nel 2013, il disastro di queste linee sembra inarrestabile.

La Roma Lido fino a metà del 2016 nell’Orario Ufficiale, predisposto da ATAC S.p.A. e approvato dalla Regione, prevedeva 180/corse/giorno, con frequenze in ore di punta a 7 minuti e mezzo.

Si scese poi a 178/corse/giorno ed a frequenze di punta a 10 minuti, con l’Orario in vigore fino Febbraio 2020, ed a 152/corse e frequenze massime a 15 minuti con quello post pandemia, “teoricamente” assicurato fino a giugno scorso. 

Da Luglio 2021 l’Orario è ulteriormente crollato a 138 corse/giorno teoriche e frequenza ordinaria massima a 15 minuti, mai totalmente rispettata, foss’anche per un solo giorno di questa estate.

Oggi il Presidente si presenta in Sala Tevere, ma non s’espone a domande acute dei giornalisti; porta in dote tre stazioni chiuse ad Ostia su 13  della linea, per mancata manutenzione, ordinaria, generale e straordinaria, di tutti i diciotto treni assegnati alla Lido.

Oggi l’Orario Ufficiale della sua ferrovia, tagliata nel tragitto per 1/4, promette al massimo 122/corse/giorno totali, che scendono a sole 98 nei festivi: un record negativo storico degli ultimi decenni.

Forse darà qualche lume sul mancato subentro di Astral/Cotral dall’anno passato o dal 1^ luglio scorso, che come Comitati pendolari paventavamo da tempo; forse farà dare all’ing. Mallamo e alla dott.ssa Colaceci rassicurazioni sul subentro dello loro aziende da …. ?
Forse ci illuminerà su quando termineranno i lavori della nuova stazione di Acilia sud o del fabbricato viaggiatori a Tor di Valle, previsti da un Accordo di programma, Regione-ex Ministero trasporti del 2002, o ci parlerà di quando inizierà la progettazione esecutiva delle tre nuove fermate, previste da anni dal Piano

regolatore generale e finanziabili integralmente da molto tempo.

“La Roma Lido fa schifo …”, forse dirà;

Certamente lo fa molto più di quando queste parole le pronunciò, a dicembre 2019, in analoga conferenza stampa nel “riaperto” cantiere per la stazione sotterranea della Roma Nord di piazzale Flaminio. 

Dirà ancora qualche “verità” sul fatto che la Regione abbia “speso”, o forse “impegnato”, o magari solamente “programmato” di spendere “817 milioni di cui 500 attivabili entro il primo semestre …” come scriveva a dicembre 2019 l’Assessore e la sua Regione in slide informative sul tema degli interventi necessari.

Allora, a tre anni (oggi ormai divenuti cinque) dal noto Patto per il Lazio Renzi-Zingaretti e dai famosissimi 180 milioni per la Roma Lido, si chiariva a cosa  servissero quei soldi (non a trasformare la Lido nella Metro E), quanto si stimava per i principali interventi e chi fosse, fin dal 2018, il soggetto attuatore scelto dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (per fortuna), cioè Rete  Ferroviaria Italiana, per gli indispensabili interventi su linea aerea, binari, massicciate e infrastruttura, quelli che dovrebbero partire da febbraio 2022; a quella data saranno passati “solo” tre anni.

Sia chiaro: le tre fermate si devono e si possono riaprire da subito, applicando l’Orario Ufficiale del 5 luglio e gestendolo con 6 convogli giornalieri, tra gli 8 treni funzionanti, presenti nel Deposito Magliana.

Sia chiaro: per recuperare un po’ dei disastri fatti e della credibilità gestionale e politica persa, si invitano caldamente i soggetti istituzionali presenti in conferenza stampa a considerare che i lavori sulla infrastruttura dovranno essere fatti “in costanza di esercizio”. 
Non si pensasse che i Comitati pendolari e i Comitati di quartiere e i cittadini del X e IX Municipio accetteranno tranquillamente altre riduzioni di treni, tagli ai servizi, alla linea e chiusure di stazioni, senza neppure la certezza di navette aggiuntive e protratti per mesi con la scusa del “Stiamo lavorando per voi”.

Chi si riempie la bocca di promesse di trasformazione della Roma Lido in Metro E o della Roma Nord in Metro F, tratti da subito le due linee come “aspiranti metropolitane”: come sulla metro A è accaduto decine di volte, anche su Lido e Nord i lavori si fanno notturni, festivi, talvolta serali o estivi.



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