La triste storia del Capostazione n vacanza

La triste storia del Capostazione n vacanza


Ho imparato nella mia misera esperienza di blogger locale che nel momento in cui si scrive un post o un articolo, a meno che non sia un comunicato stampa, occorre riflettere sui rischi/benefici ed approfondire bene tutti gli aspetti.

Più l’oggetto dell’articolo è delicato e più l’approfondimento deve essere accurato.

A volte capita che, per mancanza di tempo, escano articoli con titoli sensazionalistici e contenuti pesanti nei confronti di una singola persona, che tanto scaldano il cuore (e non solo) agli utenti disperati in attesa di un treno o di un autobus che tarda a passare, articoli che convogliano la rabbia di un’intera città verso una persona.

Il problema è che invece di denunciare una situazione che non va, si punta il dito verso una singola persona, cosa che in effetti è molto soddisfacente a livello di visualizzazioni e dibattito politico, ma scarsamente utile ai fini di limitare le attese dei romani a fermate e stazioni.

Come ho già avuto modo di dire in questi anni, non sono interessato a dedicarmi ad una sola persona, io voglio putare il dito su chi, per mero calcolo politico, permette comportamenti di questo tipo, alla fine con articoli del genere si tendono ad assolvere i veri colpevoli del disastro del trasporto pubblico, colpendo una singola persona.

Colpevole o no, non mi interessa. Nel caso in questione da quanto risulta a me la persona non è nemmeno colpevole.

Mi riferisco, ovviamente, al dipendente Atac “beccato” in vacanza a gestire un B&B, mentre dovrebbe essere in malattia.

Questo era l’argomento che in questi giorni teneva banco un po’ ovunque, ma non qui, perché ho ritenuto fosse più interessante informare gli abitanti di Ostia sul disastro della Roma-Lido, che partecipare a tirare badilate di letame su uno dei 12.000 dipendenti dell’azienda di trasporto pubblico capitolina.

Nella giornata di oggi ho fatto quello che un qualsiasi cronista avrebbe fatto: mi sono informato e ho scoperto un modo diverso da quello raccontato a mezzo stampa.

Non è mia intenzione annoiare parlando di certificati medici o conflitti di interessi (inesistenti) con il datore di lavoro nel momento in cui si affitta una proprietà, allego direttamente il comunicato stampa dell’Avvocato della persona che è abbastanza esaustivo.

La mia opinione che volevo condividere con voi è che puntare il dito verso un singolo, senza fare adeguati approfondimenti, non solo non risolve il problema, ma getta ancora benzina sul fuoco e non risolve la situazione.

Questo è lo stesso discorso che facevo nel 2015, quando si parlava di badge agli strapagati macchinisti della Roma-Lido e finì con i treni lapidati, curiosamente i primi articoli che denunciavano lo sciopero bianco provenivano dalla stessa fonte.

Le cose vedo che non sono cambiate, io nemmeno

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