Il verificatore Atac: "Controllare distanziamento e mascherine sui bus? Impossibile, ci linciano"

Il verificatore Atac: "Controllare distanziamento e mascherine sui bus? Impossibile, ci linciano"


Le linee guida del ministro Giovannini chiedono ai controllori di occuparsi anche del rispetto delle misure anti Covid, come andrà a Roma? Ecco le prime impressioni degli addetti ai lavori




Le linee guida del ministro Giovannini chiedono ai controllori di occuparsi anche del rispetto delle misure anti Covid"Nessuno vuole fare questo lavoro. Ci sono linee veramente a rischio di aggressione, come il 105 che va a Grotte Celoni e lo 01 che va a piazza Gasparri, Ostia"

"Regole inapplicabili a Roma". Stefano, ma il nome è di fantasia perché ha chiesto l'anonimato, trasecola a sentire le linee guida sui trasporti inviate al Cts e alle Regioni dal ministro alle Infrastrutture Enrico Giovannini, che chiede ai controllori di verificare anche distanziamento e corretto utilizzo delle mascherine. 

Perché inapplicabili?

"Perché per far osservare la capienza dell'80% a bordo non possiamo far scendere la gente dall'autobus: ci linciano. Già ci offendono e ci aggrediscono".

Lei è stato mai aggredito?

"Aggressioni fisiche no, ma verbali tutti i giorni. Altri colleghi sono stati meno fortunati: chi ha avuto una coltellata sull'orecchio, chi è stato preso a calci e a pugni, chi ha avuto 35 giorni di prognosi".

E per la mascherina?

"Noi possiamo multare solo chi è senza biglietto. Se troviamo qualcuno senza mascherina o con la mascherina indossata male, lo invitiamo a metterla correttamente. Se il passeggero non ci dà retta, possiamo invitarlo a scendere. Se questo oppone resistenza non possiamo fare nient'altro. O meglio, dovremmo chiamare la polizia, ma è una pratica troppo lunga che il più delle volte non produce nulla".

Perché?

"Perché ci risponde il numero unico, ci chiedono nome, cognome, dove siamo, perché chiamiamo. Poi ci passano la polizia e dobbiamo ripetere tutto quanto. Il più delle volte non vengono. E quando vengono chiedono prima i documenti a noi".

Quanti verificatori siete a Roma?

"Pochissimi: 245 per 1.500 autobus di superficie. Il guaio è che il verificatore non vuole farlo nessuno. Hanno paura di essere aggrediti. Ci sono linee veramente a rischio, come il 105 che va a Grotte Celoni e lo 01 che va a piazza Gasparri, Ostia. E poi adesso c'è un altro problema".

Quale?

"Con la pandemia l'Atac ha fatto sparire i controllori. I romani si sono abituati a salire senza biglietto. Ora ripristinare le regole è dura". 

da Repubblica




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