Atac lancia il grido di allarme, nessuna rassicurazione sul nuovo Contratto di Servizio e sul piano assunzioni

Atac lancia il grido di allarme, nessuna rassicurazione sul nuovo Contratto di Servizio e sul piano assunzioni


Ennesima gelata sul futuro dell’ATAC. Secondo il Direttore Generale Franco Gianpaoletti il Comune di Roma non sta fornendo adeguate rassicurazioni sia circa il nuovo Contratto di Servizio, che deve essere pronto entro il prossimo 4 dicembre, sia sul il piano delle assunzioni: quasi 400 nuovi operatori, di cui la metà autisti, che sono stati entrati in azienda due anni fa con la promessa del contratto a tempo indeterminato. E senza autisti, operai e contratto, come andrà avanti il trasporto pubblico della Capitale?





Virginia Raggi ha ignorato gli appelli di ATAC

La lettera che Gianpaoletti ha inviato agli assessori alla mobilità Calabrese e al bilancio Lemmetti dipinge un’azienda che rischia di passare dalla padella alla brace. 

“È di tutta evidenza, pur dando atto delle rassicurazioni emerse su taluni aspetti, che la società (ATAC) non è in condizione di poter sostenere una adeguata ed efficace interlocuzione con gli organi della procedura (di concordato) in presenza di uno stallo decisionale così ampio e prolungato, avendone peraltro paventato in maniera puntuale i diversi rischi da ultimo nella nota indirizzata alla Sindaca in data 12/07/2021.” 

In sostanza per più di due settimane Virginia Raggi non avrebbe avuto il tempo di elaborare una risposta adeguata per garantire all’azienda dei trasporti il necessario flusso cassa.

“Non abbiamo alcuna comunicazione che confermi la possibilità di ottenere la richiesta anticipazione di cassa entro il corrente mese di Luglio”, che era necessaria per pagare le rate del debito prestabilite dal Concordato Preventivo. 

Nessuna traccia anche dell’offerta che Roma Capitale avrebbe dovuto presentare per acquistare gli ex depositi Bainsizza e Ragusa, dopo il fallimento delle aste che avrebbero dovuto fruttare all’azienda altri preziosi milioni per pagare i debitori. 

Nessuna garanzia neanche per i 400 neoassunti

C’è preoccupazione anche per la sorte degli autisti e degli operai che ATAC aveva assunto appositamente due anni fa per gestire la manutenzione e l’esercizio dei nuovi autobus. 

La proroga dei contratti in essere scadrà l’8 agosto prossimo, ma l’assessore Calabrese ha già annunciato che si dovrà effettuare un’altra proroga di 3 mesi prima di poter assumere definitamente i nuovi arrivati. 

“I sindacati smettano di fare campagna elettorale distorcendo la realtà dei fatti”, ripete il vicesindaco a più riprese su facebook,” adesso che Atac sta rinascendo e la campagna elettorale si avvicina a passi da gigante, non trovo utile, in primo luogo per i lavoratori, che le sigle della Cgil, Cisl e Uil gettino benzina sul fuoco. (…) Ribadisco ancora una volta che questa Giunta e Atac stanno lavorando per la trasformazione di questi contratti, nell’interesse della città e dei lavoratori. 

Aspettare qualche settimana è solo una garanzia per tutti, il resto sono solo chiacchiere per tirare acqua al mulino di non si sa chi.” A rispondere indirettamente è lo stesso Giampaoletti: “non solo non si sono dunque concretizzate le decisioni esposte nel corso delle riunioni, ma non si dispone neanche di un “cronoprogramma” credibile e convincente.” 

L’assessore, secondo questa lettera, tanto avrebbe promesso sui social ma ben poco avrebbe fatto nel concreto.

ATAC tra l’incudine e il martello

Il combinato disposto della mancanza di varie risposte da parte di Roma Capitale ha imposto all’ATAC un vero e proprio regime di navigazione a vista: nessuna certezza sul futuro, nessuna possibilità di affrontare il confronto con i Commissari Giudiziari. 

“Non saremo in condizione come organi sociali, perdurando la situazione di inerzia del Socio, di evitare ulteriori ricadute inerenti ai rischi di inadempimento della proposta concordataria”, avverte Giampaoletti. E meno male che ATAC doveva rinascere.

da Repubblica




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