Il Ministero Infrastrutture e Mobilità Sostenibile (MIMS) sarebbe in procinto di nominare Paolo Delli Veneri come commissario, ma salta la tramvia dei Fori fondamentale per garantire l’equilibrio della rete.
Facendo seguito alle notizie trapelate dalle mura del Campidoglio, il MIMS ha pubblicato nella giornata di oggi la lista delle opere di trasporto pubblico che accederanno ai finanziamenti del PNRR e che saranno commissariate.
A Roma, oltre alla stazione Pigneto FS e al quadruplicamento della ferrovia Roma-Ciampino, saranno realizzate anche quattro delle cinque tramvie originariamente preventivate. All’ingegner Paolo Delli Venneri saranno affidate:
- Tramvia Verano-Tiburtina, lunga 1,34 km per la quale non sono previste nuove vetture;
- Tramvia Termini-Tor Vergata, già nota come Metro G, prevede la riqualificazione dei 9 km già esistenti della Roma-Giardinetti (che saranno adeguati allo standard tramviario) più 3,6 km per Tor Vergata e 500 metri verso piazzale dei Cinquecento. L’intervento è comprensivo del nuovo deposito Centocelle Est, che sarà dotato di 35 slot di rimessaggio, più la fornitura di 22 tram;
- Tramvia Togliatti, lunga 8 km sarà dotata di 20 tram da ospitare prevalentemente nel deposito di Centocelle Est. Sotto l’acquedotto Alessandrino i tram viaggeranno a batteria;
- Tramvia TVA Termini-Vaticano-Aurelio, su via Nazionale, corso Vittorio Emanuele II, via Gregorio VII. La linea si sdoppierà all’altezza del Tevere virando da una parte per Aurelia Cornelia e dall’altra verso piazza del Risorgimento, dove si congiungerà con il 19. La linea non è attualmente coperta formalmente da finanziamento, anche se che con tutta probabilità accederà prioritariamente ai fondi comunitari in vista del Giubileo 2025. Anche in questo progetto è previsto un nuovo deposito in largo Cardinal Micara per 16 vetture e 22 tram di nuova generazione.
Grande assente è la tramvia dei Fori Imperiali, inspiegabilmente depennata dal MIMS. L’opera, in attesa di finanziamento, dovrà seguire con tutta probabilità un iter molto più lento rispetto alle altre tramvie, rischiando addirittura di arenarsi.
Senza la tramvia dei Fori Imperiali, tuttavia, la rete tramviaria romana sarà estremamente sbilanciata ad est. La tratta, pur limitandosi a soli 2,1 km tra piazza Vittorio Emanuele II e piazza Venezia, ha un’importanza straordinaria perché:
- Rafforza la TVA, costituendo un’ulteriore asse di forza a sostegno della tramvia su via Nazionale che altrimenti viaggerà sovrasatura;
- Aumenta la maglia di rete tramviaria del Centro Storico, andando ad attrezzare il nodo di piazza Venezia e definendo un itinerario alternativo per la TVA in caso di perturbazioni del servizio o lavori di manutenzione programmati;
- Fornisce un ulteriore deposito tramviario, ossia quello di Centocelle Ovest che altrimenti non sarà mai realizzato. Tale rimessa è fondamentale per completare l’offerta necessaria al parcamento delle vetture delle tramvie Tor Vergata e Togliatti, che prevedono 42 tram contro i soli 35 slot previsti a Centocelle Est;
- Costituisce la fornitura di 34 nuovi tram, ossia il fabbisogno necessario per rafforzare il servizio sulla linea 8, che sarebbe stato raddoppiato in 4A (Casaletto-Togliatti) e 4B (Casaletto-Vittorio Emanuele II).
Con la cancellazione della tramvia dei Fori Imperiali decadrebbero tutti questi benefici, necessari per rendere la futura rete tramviaria molto più flessibile rispetto alla configurazione odierna. In particolare senza il nodo di piazza Venezia, la TVA sarà accessibile dalla rete esistente solo ai terminali di Risorgimento e Termini, costringendo tram e mezzi di soccorso a macinare centinaia di chilometri extra in caso di guasti o manutenzioni programmate.
Insomma senza la tramvia dei Fori Imperiali la rete tramviaria di Roma resterà strutturalmente molto debole e non potrà fare quel salto di qualità che i romani aspettano da anni.
Ci appelliamo dunque con forza al Ministro Giovannini, affinché venga inserita in extremis tra le competenze del Commissario la tramvia dei Fori.
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